venerdì 25 dicembre 2009

I sogni dei bambini arrivano sul web: KIDZ DREAM

da la Tecnica della Scuola:
I sogni dei bambini arrivano sul web
di Simona Palermo
Kidzdream è una banca dati on-line che raccoglie i sogni di bambini di tutto il mondo, attraverso filmati e disegni.
http://www.kidzdream.org/home.htm

Sono più di trecento i filmati finora girati tra Europa e Africa per raccontare le immagini oniriche che popolano il sonno dei più piccoli. L’idea nasce dalla fantasia del regista italiano Stefano Scialotti ed è stata realizzata con il supporto della casa di produzione Dinamo Italia e l’associazione Pianoterra Onlus, in collaborazione con Rai Sat Ragazzi.
Il contenitore è un sito web (www.kidzdream.org) organizzato secondo il format Artefacta, cioè composto da mappe interattive e brevi filmati: la navigazione parte da una mappa del mondo su cui sono segnalate i luoghi dove sono stati raccolti i racconti dei bambini. Attualmente è on-line la fase pilota del progetto, finalizzata alla messa a punto del meccanismo di realizzazione e produzione attraverso le prime interviste realizzate in Senegal, Spagna e Italia.
Oltre a voler raccontare il mondo attraverso gli occhi dei più piccoli, il progetto ha anche un importante obiettivo umanitario: grazie alla partnership con progetti internazionali di grandi organizzazioni (es. Save The Children), Kidzdream sosterrà campagne a favore dei bambini delle zone più svantaggiate.
L'obiettivo di Kidzdream per il prossimo anno è di andare in 10 luoghi del pianeta per realizzare una trentina di filmati ed un piccolo reportage di circa 10 minuti nel quale i bambini parlano della loro vita e dei loro bisogni.

Tagli ai bilanci delle scuole: situazione drammatica

Da La tecnica della Scuola:
Per ora non ci sono conferme ufficiali, ma la circolare sui bilanci delle scuole preannunciata dalla Flc-Cgil potrebbe mettere definitivamente in ginocchio gran parte delle scuole italiane. Si fa strada una ipotesi: non approvare i bilanci del 2010, ma i rischi sono molti.

sabato 31 ottobre 2009

FASSINO VERSUS GELMINI


In Parlamento si parla ma ...
Fassino. "Vorrei richiamare l'attenzione... anche il Ministro dell'Istruzione vorrei ..ci desse retta... Lei tutto fa tranne che seguire la discussione...Lei ha il dovere di ascoltare questa aula... non si può permettere di non ascoltare quest'aula"

LOMBARDO: CASE ANCHE SUI TORRENTI


DA MICROMEGA ON LINE:
Un incredibile video nel quale il Governatore della Regione Sicilia, parlando con un collaboratore, dice di avere firmato la "declassificazione del rischio" per un consigliere comunale di Rosolini (Sr) che voleva costruire la propria casa nel letto di un torrente.

giovedì 8 ottobre 2009

Di sinistra

Gramellini:
“Le disgrazie sono di sinistra. Dopo il proclama del Capo, il quadro è finalmente chiaro. I magistrati sono di sinistra, e questo già si sapeva. La tv pubblica, eccetto Topo Gigio, è di sinistra. Il 72% dei giornali è di sinistra (non il 71 e nemmeno il 73: il 72, l’ha detto Lui). La Corte Costituzionale è di sinistra, il Quirinale è di sinistra, gli arbitri in genere sono di sinistra, e anche i vigili che danno le multe sono di sinistra, i professori che rifilano 4 a mio figlio sono di sinistra, il vicino di casa che appesta il pianerottolo con la sua frittura è di sinistra, la signora che mi ha scippato il parcheggio è di sinistra, come la Regina di Biancaneve, Veronica Lario e la Costituzione: tutte di sinistra. La sveglia alle sette è di sinistra, la barba da radere è di sinistra, il caffè amaro è di sinistra, i calzini bucati e gli ingorghi al semaforo sono di sinistra, il capufficio odioso è di sinistra, la moglie che mi ricorda le commissioni da fare è di estrema sinistra. Il Superenalotto è di sinistra, altrimenti vincerei. Gli stranieri, i comici, i miliardari e i gatti neri sono di sinistra. Le escort sono di sinistra, ma solo quelle che chiacchierano, naturalmente. Cavour era di sinistra, come Montanelli e Barbarossa, del resto. Fini è di sinistra e pure le previsioni del tempo, se segna lano pioggia. Persino io, quando non digerisco la peperonata, divento di sinistra. Da noi l’unica disgrazia che non sia di sinistra è la sinistra. P.S. Viva l’Italia, viva Berlusconi! (anche questo l’ha detto Lui)”.

martedì 6 ottobre 2009

e spunta naturalmente la mafia... puntuale come un orologio.

Politica, mafia e appalti: ecco la terna che ha ucciso in poche ore 25 persone, distrutto paesi, azzerato il territorio... Che vogliamo di più?


Registrate le oltre 800 modifiche al piano regolatore, ridicolizzato in modo grossolano (raddoppiando, alla bisogna, perfino i numeri degli abitanti di Messina), va ricordato che negli ultimi 3 anni i vigili hanno multato più di mille case abusive, mai abbattute. Fra quelle regolari ce ne sono molte (identificate in 32 zone, e anche a Giampilieri) costruite con “cemento che sembra acqua”. Lo rivela un'inchiesta della divisione investigativa antimafia sui fratelli Pellegrino, titolari della Messina Calcestruzzi srl, che imponeva alle imprese locali la fornitura di calcestruzzo depotenziato. In questa città ad alto rischio sismico un ingegnere si è accorto, costruendo un centro commerciale, che “il cemento era acqua completa”, e lo aveva riferito a Domenico Pellegrino. La telefonata intercettata dalla Dia è del 2004. Sono stati sequestrati 50 milioni di beni ai fratelli Pellegrino, ma i palazzi friabili restano lì, abitati, anche nel centro cittadino. Dovesse succedere il peggio, si potrà sempre dire: lo sapevamo tutti.

Qualcuno lo dice prima, come il Wwf, che sei mesi fa presentò 4 esposti in procura, inascoltati. Ieri annotava il curioso cambio toponomastico: “Prima si chiamavano torrente Boccetta, torrente Trapani e torrente Annunziata...sono stati coperti dall'asfalto e sono diventati viale Boccetta, viale Trapani e viale Annunziata”. A Scaletta è tornato il fiume, al prezzo di quindici vite. Che verranno esposte assieme alle altre in Duomo, sabato mattina, per i funerali solenni. Non è stato dichiarato lutto nazionale e se n'è lamentato il sindaco Buzzanca: “Siamo forse figli di un Dio minore?”. Ad Altolia sono ancora isolati a 6 giorni dal temporale e si sono già dati una risposta: sì.

sabato 3 ottobre 2009

La mappa dei Paesi del mondo


Ecco la mappa dei Paesi del Mondo riguardo la libertà di stampa.
Colpisce la posizione dell'Italia rispetto alle democrazie Europee e agli Usa... Colpisce di più il fatto che gli italiani minimizzano la questione, soprattutto i politici della maggioranza che per un piatto di lenticchie rinunciano alla loro "mission".

Senza bavaglio: oggi tutti in piazza per la libertà

Il Presidente del Consiglio ai giornalisti: «A me da qui in avanti potete fare solo queste domande: "quanti appartamenti consegnerà il 29 settembre a l'Aquila? Quante persone avete aiutato?", cose di politica vera. Noi facciamo la politica delle realizzazioni concrete, la politica delle chiacchiere la lasciamo agli altri».

da l'Unità:
Roma, ma anche Londra, Madrid, Parigi, Berlino, Barcellona e Monaco. Sarà la più grande manifestazione per la libertà di informazione nella storia dell’Occidente democratico quella che, dalle 15,30 di oggi, avrà il suo centro in Piazza del Popolo. Altre manifestazioni si svolgeranno contemporaneamente in tutt’Italia.

mercoledì 30 settembre 2009

"Ho una trentina di cause. E non riesco ad avere una polizza per le spese legali"


LA RAI HA L'INTENZIONE DI TOGLIERE LA TUTELA LEGALE A REPORT
Milena Gabanelli lancia un SOS sulle poagine del Corriere della Sera.
Premesso che chiunque si senta diffamato ha il diritto di querelare, che chi non fa bene il proprio mestiere deve pagare, parliamo ora di chi lavora con coscienza. Alla sottoscritta era stata manifestata l'intenzione di togliere la tutela legale.
La direzione della terza rete ha fatto una battaglia affinché questa intenzione rientrasse, motivata dal dovere del servizio pubblico di esercitare il giornalismo d’inchiesta assumendosene rischi e responsabilità. Nell’incertezza sul come sarebbe andata a finire ho cercato un’assicurazione che coprisse le spese legali e l’eventuale danno in caso di soccombenza dovuta a fatti non dolosi. Intanto sul mercato italiano, di fatto, nessun operatore stipula polizze del genere, mentre su quello internazionale questa prassi è più diffusa.

giovedì 24 settembre 2009

"Se non sopporti chi è diverso da te: clonati"

ROMA - Grande partecipazione alla fiaccolata contro l'intolleranza svoltasi a Roma su iniziativa del presidente della provincia, Nicola Zingaretti. In corteo per manifestare la loro protesta dopo gli episodi di omofobia e razzismo, esponenti politici di entrambi gli schieramenti dal sindaco Gianni Alemanno all'ex primo cittadino Walter Veltroni. "Se non sopporti chi è diverso da te: clonati", lo slogan della Provincia.

mercoledì 16 settembre 2009

L'altro Abruzzo


Mentre ad Onna venivano consegnate le prime case, in legno, grazie ai contributi della Croce Rossa e della Provincia di Trento, a Castelnuovo arrivava la prima ruspa. Il problema della ricostruzione rimane ampio, nonostante la buona volontà di molti.

venerdì 4 settembre 2009

LETTERA/APPELLO DEL COORDINAMENTO PRECARI SCUOLA AI COLLEGHI DI PALERMO IN SCIOPERO DELLA FAME


A Palermo un gruppo di colleghi sta facendo lo sciopero della fame.
Non è possibile continuare così. Licenziati e basta. Per l'Alitalia trattative ad oltranza per salvare 3000 posti di lavoro. Inizia il nuovo anno.... Si dovrebbe scioperare TUTTI ad oltranza. Precari lo siamo stati quasi tutti. Adesso è diventato un dramma. Vergogna.
da Repubblica:
Hanno rifiutato per la quinta volta il ricovero in ospedale e adesso rischiano davvero. Giacomo e Paolo, i due assistenti tecnici che hanno iniziato la protesta a Palermo contro il taglio di 1.300 posti, sono stremati da 11 giorni di digiuno e le loro condizioni si stanno facendo davvero critiche. Lo stesso Comitato precari ha scritto loro una lettera-appello esortandoli a mollare tutto e tornare a casa.

mercoledì 2 settembre 2009

Il Governo si disinteressa dei 25.000 precari della scuola che rimarranno senza lavoro e senza salario per colpa dei tagli alla scuola pubblica.


Emergenza sociale. Il Ministro tace. Il Governo tace. Si parla di altro.
C'è sempre un diversivo per deviare l'attenzione, e questa volta la diatriba tra Il Giornale e l'Avvenire. Perdonanza. Libia e frecce tricolori. Tutti argomenti che fuorviano i cittadini dai problemi di ogni giorno. Ad arte. E la gente è disperata. Non staremo a guardare.

da Cgil Scuola:
Infatti, in questi giorni abbiamo ascoltato dal Ministro i soliti giudizi sulla scuola che non funziona, per arrivare ad avanzare proposte che calpestano la nostra Costituzione, come quella di finanziare allo stesso modo le scuole statali e quelle paritarie, ma nessun impegno per risolvere il dramma di tantissime persone che sono le vittime della sua idea di demolire l'istruzione pubblica in questo Paese.

Per il Ministro la scuola non è un bene pubblico fondamentale ma semplicemente un costo da ridurre per far quadrare il bilancio.
L'inizio del nuovo anno scolastico vedrà una scuola più povera di contenuti formativi e didattici, con classi più affollate, con una forte riduzione dei tempi-scuola e con l'impossibilità di garantire adeguati processi di apprendimento.

Le proteste di questi giorni indicano la necessità che si apra un tavolo di confronto presso la Presidenza del Consiglio che rimetta in discussione i tagli alla scuola pubblica, riprenda i processi di stabilizzazione, a partire da tutti i posti vacanti, estenda gli ammortizzatori sociali e affronti la drammatica situazione del Mezzogiorno.

Non consentiremo la ulteriore perdita di tempo, non accetteremo soluzioni pasticciate e parziali perché intendiamo difendere tutti i precari.

Roma, 1 settembre 2009

venerdì 21 agosto 2009

CHI NON VUOLE VEDERE E CHI MUORE, titola l'Avvenire. E la Lega intanto si diverte.


Forte, fortissima la posizione de l'Avvenire in seguito alla morte di circa 80 immigrati nelle acque del Mediterraneo.
La Lega intanto si DIVERTE con il gioco on line inventato dal figlio di Bossi: rimbalza il clandestino. VERGOGNA!



Nessuna politica di controllo della immigrazione consente a una comunità interna zionale di lasciare una barca carica di naufraghi al suo destino. Esiste una leg ge del mare, e ben più antica di quella pure codificata dai trattati. E questa legge ordina: in mare si soccorre. Poi, a terra, opereranno altre leggi: diritto d’asilo, accoglienza, respingimento. Poi. Ma le vite, si salvano. E invece quel barcone vuoto – non il primo arrivato come un relitto di morte alla soglia delle nostre acque – dice del farsi avanti, tra le coste africane e Malta, di un’altra legge. Non fermarsi, tirar dritto. (Pensate su quella barca, se avvistavano una nave, che sbracciamenti, che speranza. E che piombo nel cuore, nel vederla allontanarsi all’orizzonte).

domenica 9 agosto 2009

"E non denunceremo nessuno": coraggiosa iniziativa di un preside


IO INSEGNO, NON DENUNCIO

Paolo Cortigiani, preside della scuola media don Milani-Colombo di Salita Carbonara - cinquecento studenti, il 16% dei quali di origine straniera - ha sottoscritto una lettera chiara e coraggiosa per «tentare di ridurre gli effetti della nuova legge, almeno nel settore in cui operiamo». Si è rivolto a tutto il personale della sua scuola, invitandolo all´obiezione di coscienza. Che si tradurrà, al termine del Collegio Docenti convocato per il primo settembre, in un documento da inviare alle famiglie della don Milani-Colombo e alle istituzioni presenti sul territorio: «Soprattutto al fine di rassicurare le famiglie immigrate sul fatto che la nostra scuola non denuncerà nessuno per il cosiddetto reato di clandestinità. E che, da noi almeno, potranno stare tranquille, abbassando il livello di paura e angoscia che queste norme provocano in altri ambiti della loro difficile vita».

martedì 4 agosto 2009

La Gelmini contro le proteste dei presidi: “lavorate invece di fare politica”. Avesse lavorato lei...invece di far politica...


Da la Tecnica della Scuola:
“Chi non sa dirigere una scuola cambi mestiere. I presidi devono collaborare invece di fare politica”. Sono le parole del ministro Mariastella Gelmini a seguito di una lettera denuncia scritta dai presidi del Lazio aderenti all’Asal. Poi precisa: I presidi che fanno politica sono solo una minoranza”. Di contro l'opposizione e i sindacati: “Ministro, chi deve cambiare mestiere è lei!”. Scuole costrette ad elemosinare persino la carta igienica e le fotocopie. Alunni che restano senza docente per un gran numero di ore. Aule chiuse perché inagibili e progressivo aumento del rischio incidenti”. E’ questa la fotografia della scuola pubblica scattata da centinaia di dirigenti scolastici del Lazio ed inviata il 15 maggio ai genitori degli alunni delle loro scuole attraverso una lettera denuncia.


leggi la lettera dei presidi del Lazio

domenica 2 agosto 2009

E ORA TUTTI CONTRO TUTTI SENZA PIÙ UN’IDENTITÀ

Art. 3 della Costituzione italiana. «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali».:
Nuova sferzata dal settimanale Famiglia Cristiana alla politica integralista del Governo.
Nessuno ha chiesto scusa a Mohamed Hailoua, il giovane marocchino, residente in Italia dal 2004, escluso dall’assunzione all’Atm di Milano perché extracomunitario e poi riammesso dal tribunale del lavoro, che ha definito "discriminatorio" il comportamento dell’azienda trasporti milanese.

Come nessuno chiederà scusa ai presidi del Sud che il Consiglio provinciale di Vicenza non vuole dalle loro parti; o al ragazzo napoletano costretto a cambiare scuola a Treviso perché emarginato e offeso dai compagni.

lunedì 27 luglio 2009

No ai Presidi del sud: che vergogna


da REPUBBLICA:
Vicenza, il no ai presidi del Sud La Lega insiste, Galan all'attacco
Il presidente della Provincia, Attilio Schneck: "Mai più cornuti e bastonati"Il Governatore: "L'origine non può essere un criterio di selezione" Vicenza, il no ai presidi del Sud La Lega insiste, Galan all'attacco L'assessore all'Istruzione della Campania chiede l'intervento della GelminiLa soluzione della Cgil: bandire a settembre un nuovo concorso (18:04 23/07/2009)

sabato 18 luglio 2009

L'Italia è una Repubblica una e indivisibile: Trento ignora la Gelmini


Da "La Tecnica della Scuola":
La nuova normativa sulla valutazione introdotta dal ministro Mariastella Gelmini non verrà applicata a Trento, dove è stato approvato il regolamento proposto da Marta Dalmaso, assessore all’istruzione della provincia autonoma trentina.
Alla fine di aprile l’assessore all’istruzione e allo sport della provincia di Trento ha proposto un regolamento autonomo, approvato nei giorni scorsi dalla Giunta. Grazie allo Statuto di provincia autonoma, nel territorio trentino i criteri di valutazione introdotti dalla Gelmini non saranno applicati. Ad esempio, per tutto il percorso scolastico, dalla scuola primaria all’ultimo anno delle scuole di istruzione secondaria di II grado si utilizzano giudizi articolati (altro che voti in decimi persino alle elementari!) e gli studenti vengono promossi dal consiglio di classe in caso di “valutazione complessivamente sufficiente”.

giovedì 2 luglio 2009

Scuola, divise uguali per tutti


da Notiziario Italiano:
PORDENONE – Tutti in divisa! Ecco quanto approvato dal Consiglio d'Istituto della scuola superiore “Centro Storico” di Pordenone. Da settembre tutti gli alunni dovranno indossare maglia o felpa con il logo della scuola. “Bisogna far capire ai ragazzi che quello che conta non sono i jeans o la camicia di Armani piuttosto che di Diesel, ma quello che c’è sotto. Quindi ben venga la felpa con il logo della scuola, ma è importante che i docenti discutano con gli studenti e spieghino loro la differenza tra contenuti e immagine” spiega così la scelta la preside della scuola Teresa Tassan Viol. “Cominceremo dall'abbigliamento sportivo per l'educazione motoria - ha confermato la dirigente Teresa Tassan Viol - per poi introdurre anche la maglia e la felpa per la stagione fredda. Progressivamente, tutti e 450 gli studenti del nostro istituto uniformeranno il loro vestiario, con grande soddisfazione dei genitori, che sono stati la componente più agguerrita nello sposare questa causa”.

Ordine e disciplina, rigore e serietà.
Grembiule nero e fiocco azzurro: per un bambino milanista il primo giorno di scuola è un trauma (Diego Abatantuono)

venerdì 26 giugno 2009

SCADUTA LA DELEGA: una situazione di palese illegittimità giuridica degli atti fino ad ora adottati


INTERPELLANZA URGENTE del PD sulla Scuola
Il 25 giugno 2009 é scaduta la delega di cui all'art 64 della legge n.133/08 e da questo momento decadono tutti i provvedimenti della Gelmini non ancora regolarmente adottati.
"... dal punto di vista didattico, tutti gli interventi citati in premessa colpiscono duramente la scuola statale e sono destinati a produrre un immediato impoverimento dell’offerta formativa e ad acuire le disuguaglianze sociali e territoriali esistenti, colpendo i soggetti e le realtà più deboli e disattendendo le istanze delle famiglie anche in merito alle richieste sul tempo scuola, come dimostrano i dati sulle domande inevase di tempo pieno e tempo a 30 ore nella scuola primaria".

mercoledì 24 giugno 2009

Ancora sulle bocciature: sorpresa, le superiori tengono

Da Repubblica:
Boom di bocciati alle scuole medie, ma sulla scuola superiore il ministero sbaglia le previsioni. Stando ai dati comunicati questa mattina da viale Trastevere, l'atteso e annunciato incremento di bocciature anche nella scuola secondaria di secondo grado non c'è stato. Insomma: gli exit poll diffusi con inconsueta fretta la scorsa settimana oggi si rivelano errati. Almeno per le prime quattro classi della scuola superiore. Basta confrontare le percentuali del mese di giugno del 2008 con quelli resi noti poche ore fa per rendersene conto. E la scuola del rigore? ...
Scende il numero dei bocciati negli istituti tecnici e professionali, stabili le percentuali nei licei scientifici e classici.

Che il Ministro sia rimasta delusa?

Il re è nudo: "Che esempio si dà alle giovani generazioni con comportamenti "gaudenti e libertini", o se inculchiamo loro i valori del successo...


Don Antonio Sciortino, direttore di Famiglia Cristiana, risponde alle domande dei suoi lettori, francamente molto disorientati dinnanzi alle ultime notizie provenienti da Palazzo Grazioli, e "coraggiosamente" inizia a indicare la "nuda realtà". Coraggiosamente, perché come spiega egli stesso nell'articolo che segue, la Chiesa non può vendersi per un piatto di lenticchie ed era ora che qualcuno lo dicesse apertamente.
«Il presidente del Consiglio non deve illudersi che la Chiesa taccia. La Chiesa non rinfaccia nulla a nessuno, per carità cristiana, ma è evidente che i vescovi hanno una precisa morale da difendere». Così comincia l’intervista a monsignor Ghidelli, vescovo di Lanciano e Ortona, noto biblista, apparsa domenica 21 giugno sul Corriere della Sera, a proposito delle vicende che hanno investito una delle più alte cariche istituzionali del Paese.

Il suo disagio e quello di altri vescovi hanno fatto eco all’editoriale di Avvenire, in cui si chiedeva al presidente del Consiglio «un chiarimento sufficiente a sgomberare il terreno dagli interrogativi più pressanti, che non vengono solo dagli avversari politici ma anche da una parte di opinione pubblica non pregiudizialmente avversa al premier»..... C’è da augurarsi, quanto prima, che da una "politica da camera da letto" si passi alla vera politica delle "camere del Parlamento", restituite alla loro dignità e funzioni.

martedì 23 giugno 2009

La prova nazionale ha superato l’esame. Con pieni voti


La prova d'esame per quasi 600 mila studenti di terza media, è stata indirettamente anche una prova di verifica per l'Invalsi sotto l'aspetto dell'efficienza organizzativa e dell'efficacia dei test di italiano e di matematica.
Dai tanti commenti raccolti dalle scuole, si può dire che la prova ha superato l'esame a pieni voti.
E dal Ministero? Ancora non ci sono conferenze stampa in vista.

lunedì 22 giugno 2009

Stampa estera. The Times: Silvio Berlusconi: the parties, the trinkets, the cash. TG1 e Tg5 tacciono.


La morale non ha niente di divino; è una facenda puramente umana.
[Albert Einstein)


Il Vescovo di Mazara del Vallo: «Non si può far finta che non stia succedendo niente».leggi
C’è chi pondera un linguaggio più sfumato come Giuseppe Anfossi, vescovo di Aosta e responsabile Cei per la famiglia: «Il disagio aumenta, certo. E credo che una domanda di chiarezza possa essere posta».
All’ultima assemblea generale della Cei, in pieno caso Noemi, il segretario generale della Cei Mariano Crociata aveva invitato a non strumentalizzare la questione morale: «Ognuno ha la propria coscienza e capacità di giudizio». Però c’è un limite oltre il quale le «questioni di coscienza » private rischiano di di ventare un problema, serio, del Paese. E ormai ci siamo. L’inchiesta di Bari, le ragazze che avrebbero partecipato a feste a casa Berlusconi dietro pagamento, le accuse e le «scosse» e i gossip. «Non potevamo più stare zitti», spiegano ad Avvenire.

"Zero notizie, di immagini neppure a parlarne, di servizi giornalistici neanche l’ombra," è l'amaro commento di Vincenzo Vita, senatore del Pd. “Sui media di tutto il mondo il “caso Berlusconi” è al centro dell’attenzione, sui siti di informazione europei e anche americani notizie, immagini e articoli abbondano con dovizia di particolari e non senza un qualche allarme per la situazione di un paese importante come l’Italia. Al contrario i milioni di spettatori dei tg (con poche lodevoli esclusioni) pubblici e privati vivono in un sostanziale black out. Siamo davanti ad un silenzio che sa di censura preventiva. E’ dunque urgente che la commissione di vigilanza sull’emittenza televisiva e, per quel che gli compete, l’autorità per le comunicazioni intervengano”.
Il re è nudo, è il titolo dell'articolo di Vincenzo Romania, ricercatore in sociologia della comunicazione, dell'Università di Padova.... "Il problema è che il presidente del Consiglio di uno stato democratico non deve decidere le notizie dei tg nazionali;
- il presidente del Consiglio di uno stato democratico non deve convocare i ministri della Repubblica Alfano, Ghedini e La Russa al suo palazzo, per studiare una linea difensiva: i ministri, in quanto tale, fanno ministero ossia servizio del pubblico che li ha votati, ovvero di tutta la popolazione italiana, non sono i suoi maggiordomi;
- il presidente del Consiglio di uno stato democratico non può usare il direttore di un suo settimanale per incastrare un paparazzo" (...)leggi

Per tutti i lavoratori, insegnanti compresi, c'è un limite alla decenza: si rischia il licenziamento se si vengono a conoscere certe cose... Ma i politici non sono lavoratori... La casta è sempre più casta.
Alle prossime elezioni ... speriamo di non vergognarci più.

giovedì 18 giugno 2009

Era una lettera ad una prof bocciatrice: Caro Don Milani


Gelmini: "Necessità di introdurre la meritocrazia, ringiovanire il corpo insegnante, gli incentivi: tutte cose che vado dicendo da più di un anno". Gli insegnanti saranno reclutati, come le Ministre (ma non si capisce perché solo le e non i Ministri debbano essere belle), in base a giovinezza, salute e bellezza?!?

''Nessuno si compiace per l'aumento delle bocciature, - dice la Ministra - è sempre un dispiacere quando un ragazzo perde l'anno, ma serve una scuola del merito''. La Lettera ad una Professoressa di Lorenzo Milani era per una "professoressa bocciatrice".

Il pesce puzza dalla testa e certamente la testa non è rappresentata dagli insegnanti. Quindi c'è un malessere profondo nella nostra scuola e le risposte a questo malessere fa rivoltare Don Milani nella tomba, semmai fosse morto.
Vorrei fare l'esempio di una famiglia (tanto cara a questo Governo): Padre e Madre spendaccioni, ristoranti, ballerine, viaggi frequenti... e in compenso si risparmia sui figli. Tagliano i viveri,vestiti, giochi, sport, musica e danza: inutili. Pastasciutta e via.
"Conoscere i ragazzi dei poveri e amare la politica è tutt’uno," scriveva Lorenzo Milani.
Che nostalgia, caro Don Milani. Mi verrebbe voglia di scriverti una lettera da professoressa. Quante cose avremmo da dirti...
Propongo ai lettori di questo Blog, di scrivere alcune frasi dedicate a Don Milani.

mercoledì 17 giugno 2009

A Padova per fare gli esami serve il permesso di soggiorno


da la Tecnica della Scuola:

A chiederlo agli studenti extracomunitari è stata la preside dell'istituto secondario “Leonardo da Vinci” in vista dell'esame di Stato. Per i Cobas la richiesta da assolvere entro 24 ore, sarebbe stata letta a voce alta violando le norme sulla privacy. Insorge l'associazione Razzismo Stop: il dirigente chieda scusa

Dal capo d’istituto sarebbe giunto una sorta di diktat da assolvere per poter svolgere le prove come gli altri studenti: ai giovani di origine straniera, in tutto una decina, sarebbe stato infatti anche chiesto di far pervenire il documento entro 24 ore.

martedì 16 giugno 2009

Si continua a protestare: non ci fermeremo (guarda il video)

Dal Corriere della Sera:
"Scuola, il ministro Gelmini contestato da docenti e genitori: salta l'incontro
Slogan, striscioni e finte pagelle di bocciatura contro la riforma durante la presentazione di un libro."
Il libro in questione è "5 in condotta" scritto dal Direttore de il Giornale, Mario Giordano e presentato dinnanzi al Ministro e al Presidente di Mediaset, Confalonieri. Il "De profundis" che si continua a cantare alla scuola pubblica continua, anzi viene ampliato con tanto di convegni ed eventi pseudoculturali. La base non viene ascoltata, ridicolizzate le migliaia e migliaia di iniziative sorte in tutto il Paese in questi ultimi mesi: non esistiamo.
Il 5 in condotta forse sarebbe il caso di attribuirlo proprio all'autore e allo schieramento che rappresenta.

domenica 14 giugno 2009

Si continua a protestare: ddl Aprea, chiamata diretta, consiglio di amministrazione, ecc...


Così il ddl recita: ... "Si tratta di restituire alla scuola un ruolo centrale nella formazione dei giovani e una funzione di sostegno allo sviluppo sociale e culturale della società. La presente proposta di legge introduce, inoltre, nel dibattito parlamentare la possibilità per le scuole autonome di trasformarsi in fondazioni nonché di avere partner pubblici e privati che le sostengano, disposti a entrare nell'organo di governo della scuola e che contribuiscano a innalzare gli standard di competenza dei singoli studenti e di qualità complessiva dell'istituzione scolastica. In altre parole, i partner che la scuola riconosce dovranno favorire il processo di innovazione. Attraverso la trasformazione in fondazioni si vuole anche favorire una maggiore libertà di educazione che poggia sulla natura sociale dell'educazione: un'opera da svolgere entro quella società civile e quegli enti pubblici e privati più vicini ai cittadini, che devono essere riconosciuti a pieno diritto come espressione dell'azione pubblica."
Leggi il ddl Aprea

giovedì 11 giugno 2009

Tagli: adesso ci pensa la Corte Costituzionale


Dopo le sentenze del Tar contro i regolamenti e le circolari dell'Istruzione, la Corte Costituzionale esamina i provvedimenti sui tagli.
di FLAVIA AMABILE


Ma un ministro può decidere da solo in fatto di istruzione, senza chiedere altro che un semplice parere alle Regioni? Le Regioni sostengono di no, e quindi hanno presentato ricorso alla Corte Costituzionale. L’esame è iniziato ieri mattina, dalla risposta dei giudici dipenderà la legittimità dei tagli con cui il ministro Mariastella Gelmini ha previsto, a partire dall’anno scolastico 2009-2010, il ridimensionamento degli istituti, la riduzione del 17% del personale amministrativo, l’accorpamento di classi e la chiusura delle scuole nei piccoli centri, e la cancellazione di 42.102 docenti che dovranno cercare un posto altrove, la metà al Sud e nelle isole.

Non tutte le Regioni hanno fatto ricorso. A dichiarare guerra a Mariastella Gelmini sono state in otto: Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Puglia, Campania, Basilicata e Sicilia. I loro legali vogliono sapere come si debba interpretare la riforma del titolo V della Costituzione che nel 2001 ha riscritto l’articolo 117 indicando l’istruzione come materia di legislazione concorrente ma anche come settore di competenza esclusiva statale in fatto di norme generali.

Sembra una questione tecnica, in realtà dalla decisione della Consulta dipenderà la bocciatura o la salvezza del decreto Gelmini e, di conseguenza, dei regolamenti adottati in questi mesi dal ministro. E’ solo l’ultimo di una lunga serie di conflitti con la magistratura in cui incorrono i provvedimenti decisi in questi mesi dal ministro dell’Istruzione. Conflitti finora terminati con una sonora bocciatura per il ministro. Qualche giorno fa il Tar del Lazio ha dichiarato inapplicabile proprio la circolare che taglia gli organici nella scuola dell’infanzia e primaria.

giovedì 4 giugno 2009

La senatrice Baio chiede la rimozione del ministro Gelmini

Besana - La senatrice Emanuela Baio chiede le dimissioni del ministro Gelmini. “Dare del “pirla" a genitori ed educatori scolastici, durante un evento pubblico, per giunta il giorno dell’anniversario della Festa della Repubblica, significa non avere il senso delle istituzioni, il rispetto verso la democrazia, e non avere ben chiaro il mandato che si ricopre”. Il giorno dopo il “pasticciaccio” di piazza Umberto I a Besana, la senatrice brianzola, con i colleghi lombardi del Partito democratico e l’onorevole Enrico Farinone (Pd), ha presentato un’interrogazione urgente al Presidente del Consiglio, chiedendo di valutare la rimozione del ministro Gelmini.

Dirigenti scolastici, in Sicilia annullato il concorso

Il Consiglio di giustizia amministrativa per la regione siciliana ha annullato, con le decisioni n. 477 e 478 del 25 maggio 2009, la procedura concorsuale a livello regionale per il reclutamento di 200 dirigenti scolastici per la scuola primaria, secondaria di I e II grado e per le istruzioni educative.

Criteri di valutazione, Trento ignora la Gelmini

Criteri di valutazione, Trento ignora la Gelmini
di A.T.
La nuova normativa sulla valutazione introdotta dal ministro Mariastella Gelmini non verrà applicata a Trento, dove è stato approvato il regolamento proposto da Marta Dalmaso, assessore all’istruzione della provincia autonoma trentina.
E la Sicilia? Non siamo anche a statuto speciale, anzi specialissimo, signor governatore?

martedì 28 aprile 2009

Riconoscimento al ruolo professionale del Mediatore interculturale


Pubblicato il documento in versione integrale sul “Riconoscimento della figura professionale del Mediatore interculturale”. Il testo è stato approvato dalla “Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome” dell'8 aprile 2009.


Nelle migrazioni dei cittadini stranieri e nell’ambito delle politiche locali di integrazione sociale, la funzione “ponte” tra diverse culture, per la promozione e lo sviluppo del dialogo interculturale, è stata storicamente promossa e sviluppata dai mediatori interculturali. Si tratta, secondo la definizione formulata dal CNEL – Organismo di Coordinamento per le politiche di integrazione sociale degli stranieri, di un “agente attivo nel processo di integrazione” che si pone “fra gli stranieri e le istituzioni, i servizi pubblici e le strutture private, senza sostituirsi né agli uni né alle altre, per favorire invece il raccordo fra soggetti di culture diverse”.

Con un documento approvato dalla “Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome” dell'8 aprile 2009, è stata riconosciuta la figura professionale del Mediatore interculturale.

giovedì 9 aprile 2009

FIRMA LA PETIZIONE: I SOLDI DEI REFERENDUM AI TERREMOTATI


L'Unità lancia la petizione e già più di 5000 firme sono on line.
Migliaia di persone di ogni colore politico pensano che accorpare la data dei referendum con quella delle elezioni europee sia una buona idea. Una buona idea che vale centinaia di milioni di euro. Chissà se questa volta il buon senso l'avrà vinta sul calcolo politico.
La proposta ha già incontrato il sostegno di parte degli amministratori locali abruzzesi. La presidente della provincia dell'Aquila Stefania Pezzopane è stata infatti tra le prime a inviare la sua adesione: «L’Abruzzo è in ginocchio e ha bisogno d’aiuto. Ha bisogno di finanziamenti per ricominciare e per ritrovare il suo futuro. Per questo aderisco all'appello de l'Unità affinché il governo proceda all’accorpamento delle elezioni europee e del referendum e utilizzi i 460 milioni che in questo modo si risparmierebbero per la ricostruzione delle città e dei paesi distrutti dal terremoto».(da l'Unità)

per firmare la petizione

lunedì 23 marzo 2009

LA GELMINI HA COPIATO


E brava la Maria Stella Gelmini: l'idea di inserire lezioni di antimafia nelle scuole è piaciuta a tutti, a destra e a sinistra. Ma il senatore del Pd Giuseppe Lumia, mentre leggeva la proposta del ministro dell'Istruzione, ha avuto un soprassalto: il testo della Gelmini era praticamente identico a quello da lui stesso scritto nell'agosto 2007, con Giuseppe Giulietti, per una proposta di legge alla Camera. Da quell'idea era nato un sito web (www.scuolantimafia.it) e un gruppo di Facebook con lo stesso nome. Poi la legislatura era finita in anticipo e non se n'era fatto più nulla. Ora Gelmini ha fotocopiato tutto e lanciato la cosa come una sua brillante idea. Lumia e Giulietti se ne dicono onorati, ma aspettano ancora un grazie - o almeno una citazione en passant - dal giovane ministro.

Stranieri: classi ponte “congelate”, nel 2010 arriva il tetto del 30%


Secondo il segretario della Cgil, Epifani, si tratta di una chiara retromarcia del Governo. Ma per la Lega l’introduzione di una soglia sarebbe comunque un grande risultato. Intanto alcuni istituti si stanno già regolando da soli.
Per Chantal Hughes, portavoce del Commissario europeo agli Affari sociali, la Commissione europea valuterà se l'obiettivo sia un'integrazione più rapida dei bambini o la loro segregazione. Intanto in Italia la Lega insiste: il limite va proprio contro le classi ghetto.
D’altro canto diversi istituti hanno già adottato quest’anno sperimentalmente il modello della soglia massima di tre alunni stranieri ogni sette italiani. E’ accaduto a Chiarano in provincia di Treviso, in diverse scuole del Trentino, della Valle D'Aosta ed in alcune di Sanremo. Decisamente significativo che l’indicazione di introdurre dei limiti (anche se non rigidi) sia stata presa anche dalla nota scuola primaria Carlo Pisacane di Roma: un istituto, nella cuore di Tor Pignattara, un quartiere storicamente in mano alla sinistra, dove gli alunni stranieri oramai sovrastano numericamente quelli capitolini. I quali si sono riversati su altre realtà scolastiche romane. Di fronte a queste realtà, presenti in netta prevalenza nel Centro-nord, un provvedimento era necessario. Il problema rimane quello di capire come applicarlo senza ledere il diritto allo studio e all’uguaglianza di tutti gli alunni. Stranieri compresi.

giovedì 19 marzo 2009

Non adottiamo più libri di case editrici scolastiche appartenenti al presidente del Consiglio


Da Retescuole.it
Il prof. Paolo Tessiore fa circolare questa proposta:

Il taglio al personale della scuola pubblica previsto nei prossimi tre anni dalla Gelmini è il più grande licenziamento di massa della storia della Repubblica italiana.
Dato che per “loro” siamo solo un problema economico ricambiamo con la stessa moneta: non adottiamo più libri di case editrici scolastiche appartenenti al presidente del Consiglio!

Quali sono le case editrici e i marchi della Divisione Libri del Gruppo Mondadori?
Nell'editoria di varia il Gruppo Mondadori è presente, oltre naturalmente che con le Edizioni Mondadori, con la Giulio Einaudi Editore, la Sperling & Kupfer, la Frassinelli, le Edizioni Piemme ed Edizioni EL per i libri per ragazzi.
Nell'ambito dell'editoria d'arte il Gruppo opera con i marchi Electa, Mondadori Illustrati e Geo Mondadori. Nel settore dell'editoria scolastica l'attività è svolta con i marchi Arnoldo Mondadori Scuola, Einaudi scuola, e Mondadori Education.


Qual è l’elenco dei testi e delle case editrici scolastiche del Gruppo?
Si possono trovare a: http://www.pianetascuola.it/home

Qual è il rapporto fra “editori misti” e “scolastici puri”?
Oltre al gruppo che fa capo a Berlusconi, esistono altri tre colossi editoriali “misti” (Pearson, Rizzoli, Corriere della Sera, De Agostini), A FRONTE DEL 49,5% DEGLI EDITORI SCOLASTICI “PURI”, CHE PRODUCONO ESCLUSIVAMENTE LIBRI SCOLASTICI.

N. B. Il mercato è attualmente di 31.000 titoli (prezzo medio 15 euro), con un fatturato annuo di 650 milioni di euro.

domenica 22 febbraio 2009

Legge Gelmini, iniziativa del Comune di Catania con gli amministratori locali:scuola siciliana sofferente. Forte divario con il nord. Sud penalizzato.

L’assessore alle Politiche Scolastiche, Sebastiano Arcidiacono,ha indetto una riunione a Palazzo degli Elefanti a cui hanno preso parte gli assessori alle politiche scolastiche dei comuni della provincia di Catania di Aci Bonaccorsi, Acicastello, Acicatena, Adrano, Belpasso, Calatabiano, Caltagirone, Castel di Iudica, Giarre, Gran Michele, Gravina di Catania, Maletto, Maniace, Mascali, Militello Val di Catania, Mirabella Imbaccari, Misterbianco, Motta S. Anastasia, Nicolosi, Paternò, Raddusa, Ramacca, Randazzo, Riposto, S.Gregorio di Catania, S. Maria di Licodia, S. Venerina, S. A. Li Battiati, S. Alfio, Scordia, Tremesieri Etneo, Valverde, Viagrande.
Arcidiacono ha illustrato i risultati di un’indagine conoscitiva effettuata sui comuni della provincia di Catania. Dai dati emerge chiaramente la realtà di sofferenza della scuola di base della provincia di Catania, spaccato di quella siciliana, su temi chiave, quali il tempo pieno, la refezione scolastica e l’edilizia scolastica.
La riforma Gelmini, hanno detto numerosi amministratori intervenuti - penalizza la scuola meridionale e quella siciliana in particolare, producendo una serie di ricadute negative in termini di tagli alle risorse umane con conseguente limitazione della qualità della scuola.
La proposta approvata all’ unanimità è stata quella di procedere compatti, al di là delle appartenenze politiche, formando una delegazione che si faccia portavoce, a livello regionale e nazionale, dei bisogni e delle esigenze della scuola dell’isola.

mercoledì 18 febbraio 2009

Il Cnpi boccia il Regolamento sul primo ciclo


di R.P.
Replica immediata del Ministro: il Cnpi va riformato. Lo scontro riguarda tutti i principali punti del Regolamento: anticipi nell'infanzia, eliminazione delle compresenze nella primaria, inglese "potenziato" nella secondaria di primo grado. (...)
Per quanto concerne la scuola primaria le critiche del Cnpi si appuntano soprattutto sulla cancellazione delle compresenze.
“La soppressione delle ore di compresenza/contemporaneità - sottolinea il Comitato orizzontale del Cnpi per la scuola primaria - è un peggioramento drastico dell’offerta, della flessibilità organizzativa e induce a ricercare risorse compensative esterne all’istituzione scolastica non sempre garantite e che producono ulteriori differenziazioni dell’offerta formativa”.
E al Cnpi non piace neppure l’idea contenuta nel Regolamento secondo cui tutto l’orario delle compresenze del tempo pieno venga trasformato in organico di istituto: questa soluzione, secondo il Cnpi, “riorganizza l’offerta di questo modello di organizzazione fondata sulla contitolarità dei due docenti per classe che si ripartiscono gli interventi didattici”.

venerdì 13 febbraio 2009

SOLIDARIETA' ALLE MAESTRE DELLA SCUOLA LONGHENA


SOLIDARIETA' ALLE MAESTRE DELLE SCUOLE LONGHENA - I primi documenti dalle scuole


Assemblea genitori ed insegnanti delle scuole di Bologna e provincia
L’ASSEMBLEA ESPRIME LA TOTALE E PIENA SOLIDARIETA’ CON LE INSEGNANTI DELLA SCUOLA LONGHENA E APPOGGIA TUTTE LE FORME DI DISSENSO NEI CONFRONTI DELLA REINTRODUZIONE DEL VOTO IN DECIMI NELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO.
ANCHE PER QUESTO L’ASSEMBLEA INVITA TUTTI SABATO 14 FEBBRAIO ALLE ORE 15 IN PIAZZA NETTUNO PER PORTARE LA LORO DICHIARAZIONE D’AMORE PER LA SCUOLA PUBBLICA E DIFENDERLA DALL’AGGRESSIONE DI CHI LA VUOLE DISTRUGGERE

CONTINUA LA PROTESTA E IL GOVERNO CONTINUA IMPERTERRITO, GELMINI, SANZIONI PER 10 'POLITICO' A BOLOGNA - ANNULLATE LE PAGELLE, INVIATE ISPEZIONI


NoGelmini / 10 per tutti alle Longhena
Clamorosa forma di protesta alle scuole elementari Longhena: in 13 classi su 15 gli insegnanti hanno scelto di dare 10 in pagella a tutti i bambini in tutte le materie. Alla base della scelta l'assoluta contrarietà alla reintroduzione del voto numerico anche nella scuola elementare.

Ce la spiega Marzia Mascagni, insegnante, tra le promotrici dell'iniziativa: "Siamo contrari a dare una classificazione in voti numerici a bambini delle elementari, perchè valutare non vuole dire classificare". "Abbiamo deliberato all'unanimità nel Collegio Docenti di Gennaio di non dare i voti", continua Marzia, "la dirigente ci ha imposto di farlo attraverso un ordine di servizio. A questo punto abbiamo deciso a stragrande maggioranza di dare 10 a tutti, per una questione di serietà professionale (non avevamo mai dato un voto in vita nostra e avevamo almeno bisogno di studiare e decidere i criteri) e perchè ribadiamo che i bambini non devono essere valutati in forma puramente quantitativa. Pertanto abbiamo dato 10 a tutti valutando i loro progressi personali, dal momento che tutti i bambini da Settembre ad oggi sono migliorati".

La protesta ha suscitato reazioni violente nel mondo politico, e più pacate in quello dell'amministrazione scolastica. Il deputato del Pdl, Fabio Garagnani, ha diffuso una nota con il proprio commento, invocando "un'azione disciplinare dell'Ufficio scolastico provinciale, nei confronti di quei docenti che, pur essendo dipendenti dello Stato e quindi con dovere di lealtà ed ubbidienza nei confronti delle leggi emanate e votate dal Parlamento, esprimono il pur legittimo diritto di critica violando però le norme", e ricordando che "non esistono zone franche sul territorio nazionale, né tantomeno a Bologna, ed è bene che i solerti contestatori si mettano il cuore in pace e collaborino con le istituzioni per l'attuazione della legge che si propone di innovare grandemente la scuola allineandola al resto dell'Europa". Di tenore opposto il commento di Paolo Rebaudengo, assessore alla Scuola della Provincia di Bologna, per il quale il 10 politico in pagella è un modo per "portare allo scoperto un problema".

SCUOLA: GELMINI, SPERO SANZIONI PER 10 'POLITICO' A BOLOGNA
Roma, 12 feb. (Adnkronos) - ''E' l'ennesimo caso di chi fa politica a scuola, un vizio che abbiamo ereditato dal '68. In classe non si fa politica''. Sono le parole del ministro Mariastella Gelmini, intervenuta oggi nel corso dell'edizione di Studio Aperto delle ore 12.25 sul caso del 10 politico in condotta adottato in una scuola di Bologna. ''Se possiamo parlare di sfruttamento dei bambini a fini politici? Certamente si' -sottolinea Gelmini - i ragazzi devono poter andare a scuola sereni, non devono essere coinvolti in scontri politici. Invece si usano le istituzioni come forma di collateralismo ai partiti. Mi auguro - aggiunge - che i dirigenti di questa scuola prendano provvedimenti e sanzioni contro i responsabili. Autonomia non significa anarchia, il concetto di autonomia oggi e' spesso travisato''.

Bologna, annullate pagelle del 10 politico
Il direttore dell’Ufficio scolastico blocca le maestre della 'Longhena'. Gelmini: «Politica nella scuola, vizio del '68»

martedì 10 febbraio 2009

L'Italia: un gran circo anche davanti al dolore


La morte di Eluana ha spaccato il Paese tra buoni e cattivi, tra quelli che vogliono la vita e quelli che vogliono la morte. Bianco e nero, con il cuore o senza il cuore. Si è riaperto lo scontro tra “cattolici” e “laici”. Uno scontro scontato, oserei dire vecchio e pretestuoso che nessuno vuole ma che sembra un ineluttabile destino della nostra cultura.
Sta di fatto che questa morte annunciata è la prova dell'ennesimo fallimento della politica, politica che è assente e che aspetta il consumarsi di una vita, la disperazione di molte persone per mostrare che il suo "re è nudo". IL balletto mediatico è finito, la vita "go on", lo show non si ferma perchè nessuno si deve fermare a riflettere: Grande Fratello, i fatti tuoi, filmetti e canzoni...
Certamente, muoiono centinaia di persone ogni giorno, se la tv si dovesse fermare.... Ma ieri sera l'Italia era davvero ferma, e attonita alla notizia della morte di Eluana. Penso che fra qualche mese non ci ricorderemo di lei perchè si farà di tutto per dimenticare. Vogliamo vivere senza pene e senza dolore, senza memoria quindi. Tutto facile, tutto semplice, la nostra vita è veramente sempre più chiusa all'interno della nostra piccola famiglia, viviamo giorno dopo giorno con lo sguardo a terra, cercando lì, forse, qualcosa che ci potrebbe servire per sopravvivere.
Ci saranno altre Eluane, altri tribunali che decideranno e un Paese che insegue se stesso sui giornali. Iniziamo a dialogare, a introdurre dibattiti seri e non solo televisivi, emozionali, a parlarne in Parlamento, a studiare, in un confronto serrato e serio, argomentato e libero.
Patrizia Mazzola


Il direttore editoriale dà le dimissioni dopo che Mediaset manda in onda
il Grande Fratello e non lascia spazi all'informazione sulla morte di Eluana
Canale5 non cambia programmazione.
Mentana lascia: "Qui solo business"
di ANTONIO DIPOLLINA

Enrico Mentana
ROMA - "Mi dimetto dal mio incarico di direttore editoriale, Canale 5 non fa informazione". Con poche parole rabbiose Enrico Mentana reagisce in serata alla scelta di Mediaset di fronte alla morte di Eluana. C'è Vespa in onda su Raiuno in prima serata, da Mediaset gli si contrappone il solo Emilio Fede. Mentana e il Tg5 restano al palo, devono lasciare spazio alla seratona del Grande Fratello, tutto è rimandato alla puntata di Matrix prevista a mezzanotte e poi cancellata in favore di uno speciale del Tg5. Mentana ci ha provato fino all'ultimo ad andare in onda in prima serata, senza risultato, dall'azienda è arrivato il niet: il Grande Fratello non si tocca. Il reality prende infatti regolarmente il via con una ventina di secondi di frasi di circostanza della conduttrice Alessia Marcuzzi, l'abbraccio virtuale alla famiglia di Eluana e via con i giochi.

sabato 31 gennaio 2009

Diffida ai Dirigenti scolastici delle scuole del primo ciclo d'istruzione


"Per il momento esiste solo uno schema di regolamento non ancora approvato dal Governo e sul quale ha solo espresso il parere di competenza il CNPI.
Riteniamo quindi che qualsiasi decisione presa a partire dal succitato schema nei collegi docenti sia da ritenersi illegittima in quanto non supportata da un provvedimento emanato e vigente.
Per questo motivo diffidiamo i Dirigenti delle istituzioni scolastiche primarie e secondarie di primo grado dall’intervenire in questa materia e li invitiamo a sospendere qualsiasi modifica dell’attuale sistema di valutazione fino a completa definizione del procedimento per l’attuazione dei disposti della citata normativa."
fonti: Cobas

martedì 13 gennaio 2009

Io non mi vergogno.


Risposta a Brunetta:
"Ministro Brunetta, io non mi vergogno del lavoro che svolgo, l'insegnante. Lo faccio con coscienza e credo sia utile alla crescita della società. Lei invece dovrebbe vergognarsi per la sproporzione tra ciò che fate e il vostro stipendio. Giuseppina Tobaldi, lettera a l’Unità, pagina 9"

martedì 6 gennaio 2009

scrivici: scuolaaperta_pa@libero.it

Chi rinuncia alla libertà per raggiungere la sicurezza, non merita né la libertà né la sicurezza. Benjamin Franklin