domenica 27 marzo 2011

L'ORO BLU: L'ACQUA NON SI VENDE


L’oro blu: è questo il nome che si dà all’acqua nei mercati finanziari. Risorsa preziosissima, essa genera guerre, provoca flussi migratori, capitalizza interessi enormi.
Il 22 marzo si è celebrata la “Giornata mondiale dell’acqua” indetta dall’ONU. Moltissime scuole hanno aderito alla giornata perché la vera scommessa è con i giovani, sensibili e attenti a tutto quanto ha a che fare con il loro futuro. Un consumo attento e responsabile dell’acqua infatti non può fare a meno del coinvolgimento dei giovani sull’importanza della questione ambientale e del risparmio energetico. La Provincia di Roma ha consegnato i primi 24 riduttori di flusso idrico all’Itt Colombo: presto verranno installati in tutte le scuole della provincia. L’obiettivo è ridurre i consumi idrici fino al 50%. L’iniziativa, ribattezzata ‘Doccia Light’, costituisce una particolare iniziativa di risparmio idrico ed energetico indirizzata a tutti gli impianti sportivi e alle palestre delle strutture scolastiche, dislocate sul territorio provinciale.
Ma le iniziative di sensibilizzazione non finiscono qui.
Il 12 giugno ci recheremo a votare sui referendum per l’acqua pubblica, contro la privatizzazione dell’acqua, perché "da anni ci battiamo per una gestione dell'acqua che sia pubblica, partecipata e democratica. Questo è il nostro contributo per portare a votare 25 milioni di cittadini ai referendum, e vincerlo con una maggioranza di SI all’abrogazione delle norme legislative che favoriscono la privatizzazione dell’acqua" dichiara Guido Barbera, Presidente di Solidarietà e Cooperazione Cipsi.
Da anni l’AMU, insieme ad altre Organizzazioni non governative che aderiscono al CIPSI, coordinamento di 48 associazioni di solidarietà e cooperazione internazionale, ha fatto del tema della questione acqua un punto irrinunciabile della sua programmazione e attività nei Paesi in via di sviluppo. Il settore dell’Educazione allo sviluppo dell’AMU, l’EAS, ha come centralità appunto la sensibilizzazione, l’ “educazione” nei confronti di tematiche oggi ritenute scottanti: il diritto a una vita dignitosa che si traduce con l’accesso di gran parte della popolazione ai “beni” prioritari, che stanno alla base della sopravvivenza di milioni di persone. I dati parlano da soli: “Mentre ogni anno 5 milioni di persone muoiono per malattie connesse all’acqua, il 12% della popolazione mondiale usa e spreca l’85% del bene più prezioso del pianeta. Ma secondo molti studi questo numero è destinato a salire a 3,5 miliardi, generando una crisi idrica di dimensioni enormi”, è scritto in un comunicato stampa del CIPSI.
E ancora: “Nel mondo 884 milioni di persone non hanno accesso all’acqua sicura, 1,6 miliardi di persone non hanno accesso all’acqua potabile, 2,6 miliardi di persone vivono senza servizi igienico – sanitari. Un bambino ogni 17 secondi muore per problemi e malattie connesse alla sua mancanza. Anche in Italia ci sono zone dove l’acqua è razionata per tutto l’anno.”
Se ne è parlato nel recente Convegno indetto dall’AMU “Alla ricerca del bene comune… per custodire il patrimonio dell’umanità”, (vedi www.amu-it.eu) rivolto a operatori della cooperazione internazionale, docenti, educatori, studenti universitari. Oltre 200 partecipanti, fra cui rappresentanti del Libano, del Brasile, della Giordania, della Spagna e della Germania. Fra i relatori. Stefano Zamagni (Università di Bologna), Luigino Bruni (Università Bicocca Milano), Vincenzo Buonomo (Pontificia Università Lateranense), Alberto Lo Presti (Pontificia Università San Tommaso d’Aquino-Angelicum), Rosario Lembo, Presidente del Comitato italiano Contratto mondiale sull'Acqua, Guido Barbera, Presidente di Solidarietà e Cooperazione Cipsi. Il futuro si costruisce oggi.

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Chi rinuncia alla libertà per raggiungere la sicurezza, non merita né la libertà né la sicurezza. Benjamin Franklin