sabato 24 luglio 2010

Immigrati, la Toscana batte il governo "Sanità gratis anche ai clandestini"

da La Repubblica.
"Cureremo e soccorreremo tutti gli stranieri - spiegano dalla Regione - anche se privi del permesso di soggiorno". Per gli irregolari sono previsti anche, in caso di estrema gravità e di emergenza, l'accesso a dormitori e mense in via temporanea: "Non garantiamo diritti aggiuntivi, ma quelli previsti, e troppo spesso disattesi, dalle Convenzioni e dai principi del diritto internazionale e dalla nostra Costituzione"

giovedì 15 luglio 2010

La rete di asili per i piccoli immigrati

Bella iniziativa a Palermo: i volontari si alternano per garantire assistenza ai bambini durante l'estate.
da La Repubblica - Palermo

Un patto di assistenza per tenere aperte le strutture fino a ferragosto. Turni tra volontari, scambio di arredi e suppellettili. "Così riusciamo a garantire il servizio ai genitori che lavorano".


venerdì 9 luglio 2010

TERREMOTO L'AQUILA: DISAGI FORTISSIMI MA NESSUNO NE PARLA

*Per continuare a parlarne.*


Ieri mi ha telefonato l'impiegata di una società di recupero crediti, per conto di Sky.
Mi dice che risulto morosa dal mese di settembre del 2009.
Mi chiede come mai. Le dico che dal 4 aprile dello scorso anno ho lasciato la mia casa e non vi ho più fatto ritorno. Causa terremoto. Il decoder sky giace schiacciato sotto il peso di una parete crollata.
Ammutolisce. Quindi si scusa e mi dice che farà presente quanto le ho detto a chi
di dovere.
Poi, premurosa, mi chiede se ora, dopo un anno, è tutto a posto.
Mi dice di amare la mia città, ha avuto la fortuna di visitarla un
paio di anni fa. Ne è rimasta affascinata.
Ricorda in particolare una scalinata in selci che scendeva dal Duomo
verso la basilica di Collemaggio.
E mi sale il groppo alla gola.
Le dico che abitavo proprio lì.
Lei ammutolisce di nuovo.
Poi mi invita a raccontarle cosa è la mia città oggi.
Ed io lo faccio.
Le racconto del centro militarizzato.
Le racconto che non posso andare a casa mia quando voglio.
Le racconto che, però, i ladri ci vanno indisturbati.
Le racconto dei palazzi lasciati lì a morire.
Le racconto dei soldi che non ci sono, per ricostruire.
E che non ci sono neanche per aiutare noi a sopravvivere.
Le racconto che, dal primo luglio, torneremo a pagare le tasse ed i
contributi, anche se non lavoriamo.
Le racconto che pagheremo l'i.c.i. ed i mutui sulle case distrutte. E
ripartiranno regolarmente i pagamenti dei prestiti.
Anche per chi non ha più nulla.
Che, a luglio, un terremotato con uno stipendio lordo di 2.000 euro
vedrà in busta paga 734 euro di retribuzione netta.
Che non solo torneremo a pagare le tasse, ma restituiremo subito tutte
quelle non pagate dal 6 aprile.
Che lo stato non versa ai cittadini senza casa, che si gestiscono da
soli, ben ventisettemila, neanche quel piccolo
contributo di 200 euro mensili che dovrebbe aiutarli a pagare un affitto.
Che i prezzi degli affitti sono triplicati. Senza nessun controllo.
Che io pago, in un paesino di cinquecento anime, quanto Bertolaso
pagava per un'appartamento in via Giulia, a Roma.
La sento respirare pesantemente.
Le parlo dei nuovi quartieri costruiti a prezzi di residenze di lusso.
Le racconto la vita delle persone che abitano lì. Come in alveari
senz'anima. Senza neanche un giornalaio. O un bar.
Le racconto degli anziani che sono stati sradicati dalla loro terra.
Lontani chilometri e chilometri.
Le racconto dei professionisti che sono andati via.
Delle iscrizioni alle scuole superiori in netto calo.
Le racconto di una città che muore.
E lei mi risponde, con la voce che le trema.
"Non è possibile che non si sappia niente di tutto questo. Non potete
restare così. Chiamate i giornalisti televisivi. Dovete dirglielo.
Chiamate la stampa. Devono scriverlo."

lunedì 5 luglio 2010

FORMAZIONE PROFESSIONALE IN SICILIA: UNA VERGOGNA

DA REPUBBLICA:
Assunzioni fatte sempre in corrispondenza di tornate elettorali, un esercito di amministrativi arruolato senza alcun criterio con il risultato che oggi tra i 7.040 dipendenti degli enti di formazione finanziati con il Prof, quasi la metà è composto da segretari e assistenti. Oltre 240 milioni di euro all'anno spesi per formare disoccupati in settori come il terziario o l'artigianato, con appena lo 0,2 per cento dei corsi indirizzato al settore delle imprese, e con province a basso tasso di disoccupazione, come Ragusa, che ricevono la stessa cifra per la formazione di altre province, come Agrigento, che hanno il doppio dei disoccupati. È una radiografia impietosa quella fatta dall'assessore alla Formazione Mario Centorrino, che nei giorni scorsi ha chiesto al suo ufficio di gabinetto di elaborare uno studio sui numeri del comparto. "Uno studio necessario per poter avviare una riforma, non voleva certo essere una denuncia", dice Centorrino. 

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Chi rinuncia alla libertà per raggiungere la sicurezza, non merita né la libertà né la sicurezza. Benjamin Franklin