giovedì 30 ottobre 2008

Che si dimetta, anche la sorella.

da Il Giornale: "Sorella contro sorella? Tutto falso. Cinzia Gelmini smentisce la notizia di una sua adesione allo sciopero del 30 ottobre prossimo. «In merito alle indiscrezioni apparse oggi (ieri per chi legge, ndr) su alcuni quotidiani - afferma Cinzia Gelmini in un comunicato - desidero precisare che la notizia secondo la quale aderirò allo sciopero generale è priva di qualsiasi fondamento. Anche le dichiarazioni che mi sono state attribuite sono false e non corrispondono al mio pensiero». Cinzia Gelmini, insegnante elementare, è componente del direttivo della Cgil scuola Brescia."

Forse sarebbe corretto che Cinzia Gelmini si dimetta dal direttivo della CGIL e da RSU della sua scuola. Un pò imbarazzante.

Contro la riforma Gelmini una manifestazione senza precedenti

E' stata considerata una manifestazione senza precedenti quella che vede oggi studenti, docenti, dirigenti, genitori mobilitati contro la conversione in legge del decreto Gelmini. Circa un milione di manifestanti solo nella capitale.

In tutta la Sicilia esplode la protesta contro la riforma Gelmini. Moltissime le scuole chiuse. Secondo la Cgil 100 mila persone hanno partecipato in piazza a Palermo, 20 mila a Catania, 10 mila a Messina, 6 mila a Siracusa, 10 mila a Trapani, 5 mila a Caltanissetta. A Cefalù le scuole sono rimaste chiuse. Manifestazioni anche nei centri minori. Impressionante manifestazione nel capoluogo, dove gli studenti e gli insegnanti hanno invaso pacificamente piazza Politeama.
Mobilitazione persino nelle isole Eolie: un corteo di 350 studenti ha manifestato a Lipari.

Un milione di persone? Il governo fa finta di niente, per Berlusconi sono tutti imbecilli che si sono fatti influenzare da una «sinistra scandalosa». Il ministro Maroni annuncia che chi occuperà le aule verrà denunciato. Per lui a Roma c'erano 100 mila persone. La Cgil consiglia a Brunetta di mettere i tornelli nelle piazze.
ore 16:25
Adesione al 70 per cento

Allo sciopero della scuola indetto oggi Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals e Gilda ha aderito oltre il 70 per cento del personale della scuola, dato ancora parziale, destinato ad aumentare.
Lo rendono noto gli stessi sindacati sottolinenado che in tutta Italia sono moltissime le scuole chiuse.

mercoledì 29 ottobre 2008

SCIOPERO DEL 30 OTTOBRE

Ricordiamo che l’approvazione della legge – di per sé – non comporta nulla, poiché questa dovrà essere seguita Dall’approvazione dei Regolamenti attuativi.
SIAMO ANCORA IN TEMPO A FERMARLI. SCIOPERIAMO COMPATTI
Corteo a Palermo, ore 9:00 piazza V. Veneto (Statua di via Libertà).

Prima Radio: Speciale protesta giovedì 30 ottobre ore 18
Voce ai protagonisti della protesta studentesca contro il decreto "Gelmini" domani su Prima Radio (90,6 FM Palermo).
Giovedì 30 ottobre, a partire dalle 18, la nota radio palermitana ospiterà politici, rappresentanti dei collettivi universitari, studenti e docenti per discutere della riforma del sistema scolastico.

Sarà possibile inviare messaggi all'indirizzo diretta@primaradio.net e intervenire in diretta prenotandosi al numero di telefono 091.407766.

La trasmissione potrà essere seguita anche tramite internet all'indirizzo www.primaradio.net

Complimenti: Il Movimento per l'autonomia (MPA) di Lombardo si tura il naso e vota a favore della Gelmini. Le dichiarazioni di voto.

On. Pistorio, eletto nel collegio di Catania (Pedara), Presidente del gruppo Misto (MPA-Movimento per l'Autonomia): "Per questa ragione, signor Ministro, signori del Governo, per questo vincolo, voterò oggi a favore del provvedimento, lealmente rispetto al patto elettorale che il mio Movimento ha sancito con il presidente Berlusconi e con l'intera coalizione; ma qualche volta vorrei poter votare un provvedimento perché sono convinto anche dei contenuti che esso porta. (Applausi dei senatori Oliva e Cintola)."

martedì 28 ottobre 2008

"Un esercito di maestri" marcia in notturna a Palermo

In serata, insegnanti, dirigenti scolastici e genitori dell'istituto elementare Alcide De Gasperi di Palermo hanno dato vita ad una fiaccolata "Abbracciamo la scuola" che ha unito alcune scuole della città: la scuola elementare De Gasperi, Collodi, i licei Galilei e Meli, la scuola media Virgilio Marone e l'Istituto Tecnico Pareto. I partecipanti, famiglie, studenti, dirigenti scolastici si sono radunati davanti alla direzione didattica della scuola De Gasperi. Al corteo si sono uniti i 40 bambini Rom che frequentano regolarmente l'istituto con i loro genitori del campo nomadi della Favorita. "Avevo in passato partecipato ad altre manifestazioni in favore della scuola, dichiara un dirigente scolastico, ma non mi era mai successo di farlo 'in notturna'. La partecipazione così sentita soprattutto da parte delle famiglie è un segnale preciso che il Governo dovrebbe ascoltare". Soddisfatti gli organizzatori del coordinamento "Un esercito di maestri", frase che richiama lo scrittore siciliano Leonardo Sciascia - "per combattere la mafia occorre un esercito di maestri" - coordinamento nato spontaneamente in seguito alle proposte del dl Gelmini e del decreto sulle classi di inserimento, composto dai genitori e dai docenti delle scuole partecipanti. (leggi articolo)

MPA e il baratto.....una lezione ai siciliani

Il MPA di Lombardo, che prima chiama stampa, docenti, ecc. per dichiararsi contrario alla riforma Gelmini e poi vota la fiducia, tace in questi giorni di protesta. La fiducia è stata data in cambio dei soldi necessari alla città di Catania per scongiurarne il fallimento.....

"Pronti a lasciare tutto".Il rettore del Politecnico di Torino: “Io e i miei colleghi ci dimetteremo in massa”

«Sono pronto a dimettermi». Il rettore Francesco Profumo butta sul tavolo della discussione e delle proteste che agitano le università italiane tutto il peso e il prestigio di uno dei più accreditati atenei d’Europa, il Politecnico di Torino: «Se il governo non cambierà strada, convocando i rettori, ritirando tagli insostenibili a aprendo la via a una seria riforma delle università, non potrò che dimettermi, insieme agli altri rettori italiani. Ne abbiamo parlato, siamo tutti d’accordo». Ed Enrico Decleva, «magnifico» della Statale di Milano e presidente della Conferenza dei rettori, conferma: «Non potremo fare altro. La Finanziaria infligge alle università un colpo mortale».

Palermo, nel pomeriggio studenti bloccano diverse zone della città. Stasera fiaccolata.

Palermo, 28 ott. - (Adnkronos) - Blocchi stradali in varie parti del centro di Palermo, a causa di centinaia di studenti, sia universitari che delle scuole medie e superiori che stanno bloccando il traffico per protestare contro il decreto Gelmini. I giovani stanno sfilando alla facolta' di Giurisprudenza, ma anche in via Notarbartolo, due snodi fondamentali del traffico cittadino.

Migliaia di studenti davanti al Senato. Veltroni: ''Ritirare il decreto Gelmini' - Veglie e fiaccolate in tutta Italia -

Roma, 28 ott. (Adnkronos/Ign) - Migliaia di studenti di destra e di sinistra accomunati dal "no" alla riforma Gelmini stazionano davanti al Senato, mentre l'aula di Palazzo Madama discute il decreto. Al grido "la riforma non la vogliamo" i ragazzi annunciano un presidio 'quasi permanente': "Finché non ci daranno risposte noi da qui non ci muoviamo". Questa mattina i ragazzi avevano chiesto e ottenuto di poter incontrare i senatori e di aprire un tavolo di trattative. L'incontro è durato poco più di un'ora: i manifestanti hanno illustrato ai parlamentari non solo le motivazioni della protesta, ma anche alcune proposte concrete, come la riduzione della quota alle chiese, dall'8 per mille al 5 per mille, con la destinazione del 3 per mille rimanente ad un fondo di sostegno ad infanzia ed educazione, così come la sospensione di fondi inutili o privilegiati, come ad enti desueti, fondi Nato, o l'immediata sospensione dei finanziamenti pubblici alle scuole private. ''Qui - hanno sottolineato - è in gioco il nostro futuro. Non è una manifestazione partitica. La protesta non smetterà''.

Senato, seduta sospesa ma riprende subito dopo. FINOCCHIARO A SCHIFANI, DELUSA DA GESTIONE AULA SENATO

Schifani come un bulldozer sugli emendamenti, senza permettere la parola a nessuno; l'aula urla in coro "vergogna, vergogna"; lui sospende e convoca conferenza dei capigruppo.
''Non metto in discussione quanto deciso in capigruppo, ma andare avanti cosi' con le votazioni, come se niente fosse successo... Mi sento in dovere di dirlo, con tutta la sincerita' e con tutta la delusione di capogruppo. Nella passata legislatura, quando noi eravamo la maggioranza e voi all'opposizione, contro il banco della presidenza volavano i regolamenti e altro. In questa legislatura non c'e' mai stata, dico mai, neppure un'azione di mancanza di rispetto nei suoi, nei vostri confronti e mi chiedo ora se ne valeva la pena, di comportarsi cosi''. Lo ha detto Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd, nell'aula del Senato, commentando il comportamento del presidente Renato Schifani.

Sicilia: dilaga la protesta

Sicilia: dilaga la protesta nell'isola. Nei centri dell'interno, nelle città capoluogo già si prevedono iniziative spontanee, alle quali aderiscono Associazioni, sigle sindacali, comitati di Genitori e Insegnanti, studenti, come la notte bianca a Mussomeli (CL).
Queste le città nelle quali la protesta sta diffondendosi a macchia d'olio: Palermo, Catania (facoltà occupate), Enna (occupazione Liceo Classico), Caltanissetta, Castelbuono, Partinico, Gela. In quasi tutti gli istituti superiori si tengono assemblee, si parla di autogestione, alcuni sono occupati.
Scriveteci. Pubblicheremo altre iniziative in programmazione in Sicilia.

lunedì 27 ottobre 2008

GRANDE MANIFESTAZIONE A PALERMO: MIGLIAIA DI STUDENTI SFILANO PER LE VIE DEL CENTRO

Lunedì 27 ottobre alle ore 16.30, migliaia di studenti e docenti hanno invaso Piazza Politeama e sfilato per le vie del centro fino a Piazza Indipendenza, sede della Presidenza della Regione Sicilia. Da anni non si assisteva a una manifestazione così imponente e partecipata. Allegria e spensieratezza, ma soprattutto grande consapevolezza dei danni che la riforma Gelmini apporterà alla scuola siciliana: disoccupazione, tagli di ore di lezione, classi ghetto, università allo sbando. Anche il coordinamento ScuolaAperta ha partecipato alla manifestazione e si è dato appuntamento mercoledì sera, dopo la fiaccolata, presso 'Istituto Comprensivo Madre Teresa di Calcutta per un'assemblea aperta a docenti, studenti e famiglie sulle ragioni della protesta.

LA PAZZIA ALEGGIA: SOFFIANO SUL FUOCO

INVITO ALLA STAMPA INTERNAZIONALE A TENER D’OCCHIO LA SITUAZIONE ITALIANA.

Francesco Cossiga, ex-presidente della Repubblica Italiana, ex - Primo Ministro ed ex- Ministro degli Interni, attualmente senatore a vita, in una intervista rilasciata il 23 ottobre al Quotidiano Nazionale (Il Giorno/ Il Resto del Carlino/ La Nazione), ha dichiarato:“Maroni, l’attuale Ministro degli Interni, dovrebbe fare quel che feci io quand’ero ministro degli Interni.In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perché pensi a cosa succederebbe se un ragazzino di dodici anni rimanesse ucciso o gravemente ferito...Lasciar gli studenti universitari continuare la protesta. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città.Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri. Nel senso che le forze dell'ordine dovrebbero massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli a sangue e picchiare a sangue anche quei docenti che li fomentano. Soprattutto i docenti. Non quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì … questa è la ricetta democratica, spegnere la fiamma prima che divampi l'incendio».

LA CEI e il MEIC, Movimento intellettuale dell'Azione Cattolica, bocciano il Dl Gelmini

Anche i vescovi contro Berlusconi: «Non si governa a colpi di decreti legge»
Anche la Cei interviene sulla scuola e contro il governo di destra di Beerlusconi. «È una scelta difficile procedere su questi problemi a colpi di decreti legge, ma dall'altra parte mi sembra inutile se non addirittura dannoso intervenire agitando le piazze», dice Diego Coletti, presidente della commissione Cei per la scuola,

SENZA LINEA PEDAGOGICA: tra gli oppositori anche gli intellettuali di Azione cattolica

Attraverso una mozione ad hoc il Movimento ecclesiale boccia senza appello i decreti Gelmini chiedendone il ritiro per una discussione comune: "i contenuti non sembrano essere il frutto di un chiaro e coerente disegno pedagogico e non manifestano alcuna finalità educativa”. E tra le associazioni il fronte dei contestatori diventa sempre più bipartisan.

La protesta è ormai bipartisan

Ma il governo e la ministra Gelmini, nonostante tutto, continuano a far finta di niente. In un’intervista al Corriere della Sera la ministra definisce lo sciopero della scuola in programma per il 30 ottobre «il solito vecchio rito di chi difende l'indifendibile» e si ostina a sostenere che «coloro che protestano, sono alcune migliaia» e che «le facoltà occupate sono pochissime». In ogni caso, secondo la Gelmini, è tutta colpa della sinistra, che «ha perso totalmente il rapporto con chi lavora e ora lo sta perdendo anche con gli studenti. Bisogna dirlo con chiarezza – sostiene la ministra – il disastro dell'istruzione in Italia è figlio delle logiche culturali della sinistra contro il merito e la competitività». A smentirla, ci sono addirittura quelli di Lotta Studentesca, il movimento giovanile di Forza Nuova: «La Gelmini cerca di minimizzare quello che è impossibile minimizzare – dicono – Ciancia del coinvolgimento della protesta di pochi studenti e di sinistra, mentre siamo centinaia di migliaia e di tutte le fasce politiche».

Allons Enfants de la Patrie

Dichiarazioni su "Le Monde": Aujourd'hui, la rue se réveille. Depuis plusieurs jours, des dizaines de milliers de professeurs, d'étudiants, de lycéens battent quotidiennement les pavés des grandes villes contre la réforme conduite par la ministre de l'instruction, Mariastella Gelmini. Elle prévoit des coupes budgétaires de plusieurs milliards d'euros et la suppression d'environ 140 000 postes dans les prochaines années.

Grande responsabilità politica del Governo. Continua il valzer delle dichiarazioni: gettano benzina su fuoco

"Gli studenti in Italia sono 9 milioni. Coloro che protestano, alcune migliaia. Le facoltà occupate sono pochissime. E in molte, gli studenti ricacciano indietro gli occupanti", dichiara il Ministro Gelmini. "Il 30 ottobre, certo, ci sarà lo sciopero, il solito vecchio rito di chi difende l'indifendibile. Ma dopo, credo che si potrà riprendere a confrontarsi con le riforme. Ovvimente, con chi fa proposte".
Sulle classi ponte per bambini immigrati il ministro puntualizza: "L'ambiguità è di chi ha tentato come al solito di buttarla sul razzismo. Non faremo classi separate, le classi ponte saranno corsi magari pomeridiani di italiano per consentire a chi non lo è di imparare la lingua il più rapidamente possibile".
Retrofront? Non pensiamo proprio. Si può aggiungere: "Classi di inserimento pomeridiane". E la mattina che fanno i bambini?

domenica 26 ottobre 2008

Consiglieri leghisti in Emilia all'arrembaggio

I consiglieri regionali del gruppo Lega Nord Padania - Maurizio Parma, Mauro Manfredini e Roberto Corradi - hanno presentato una Mozione che affronta le varie conseguenze del fenomeno dell'immigrazione sul modello organizzativo del sistema scolastico italiano. Scopo essenziale del documento è impegnare la Giunta ad attivarsi presso il Governo al fine di rivedere il sistema di accesso degli studenti stranieri alla scuola pubblica di ogni ordine e grado, favorendo il loro ingresso previo superamento di test e specifiche prove di valutazione, finalizzate ad accertare la loro preparazione e le conoscenze linguistico-culturali. La Mozione prevede, altresì, che il Governo istituisca corsi che consentano agli studenti stranieri che non superano le suddette prove, di apprendere la lingua italiana e i fondamentali di altre materie, definiti come "imprescindibili elementi propedeutici all'ingresso degli studenti stranieri nelle classi permanenti".

Inoltre, si fa riferimento alle esperienze maturate in altri Paesi europei, dove si sono costruiti "luoghi d'apprendimento separati per i bambini immigrati".

Dichiarazioni pietose di Bossi: insegnanti come tour operator

Mi sento offesa come docente e come cittadina. Ecco le ultime dichiarazioni di un Ministro.
«Non so se può, visto il caos in cui si vive in questo momento, non so se è il momento per fare una riforma così importante - ha aggiunto Bossi - Ma se la si facesse almeno non avremmo più insegnanti che vanno e vengono come in un tour operator. Senza contare poi che c'è il problema che al Sud è più facile avere voti alti che favoriscono nei concorsi. Io mi auguro che la Gelmini stia in forza e continui sulla sua strada». Sempre nel comizio Bossi ad un certo punto ha poi criticato la sinistra, accusandola di aver agganciato un filone politico da sfruttare: «Sembra davvero un nuovo '68 - ha detto - Io lo sapevo che se si cerca di modificare la scuola la sinistra si scatena, non ha più gli operai e adesso usa come motore gli studenti».

maestro unico

Simulazione tagli derivanti dall'introduzione del maestro unico nella
scuola primaria

martedì 21 ottobre 2008

Documento sottoscritto 20.10.2008

I docenti di Palermo operanti nelle scuole con alto numero di allievi di altra nazionalità riunitisi in modo spontaneo presso l’Istituto Comprensivo “Madre Teresa di Calcutta”, in data 20/10/2008, per discutere e confrontarsi sul D. L. n° 137 del 1 settembre 2008, ed in particolare, sulla “mozione Cota” del 14 ottobre 2008 rispetto alla quale esprimono il loro profondo dissenso. Quest’ultima, infatti, abrogando la normativa vigente in materia di Diritto allo studio, istituisce la cosiddette “classi di inserimento” creando, di fatto, una ulteriore marginalità socio-culturale in barba alla tanto invocata e declamata Integrazione umana e pedagogica dell’utenza scolastica.
I docenti si interrogano sulla necessità di una mozione che di fatto non risponde ai bisogni reali di Inclusione e di Integrazione interculturali. L’esperienza pregressa, infatti, testimonia che nessun processo di apprendimento può essere avulso da un contesto di gruppo-classe eterogeneo dove le diversità si incontrano e si confrontano arricchendosi vicendevolmente.
Limitare, inoltre, le iscrizioni degli alunni provenienti dagli altri paesi al 31 dicembre lede l’esercizio al Diritto allo Studio e va contro la “Carta dei Diritti del Fanciullo”. Imporre altresì quote di iscrizione di fatto significa “sacrificare” le scuole ad alto flusso immigratorio e praticare una Politica dell’esclusione.
I docenti unanimemente, per di più, esprimono la propria indignazione rispetto ad azioni Governative che ancora una volta non prendono in considerazione il parere degli esperti di didattica pedagogica che quotidianamente si misurano con i bisogni complessi della società italiana che il micro-sistema Scuola riflette.

Il Coordinamento dei docenti “ScuolaAperta” – di Palermo
Giorno 22/10/2008 alle ore 15.30 presso l’I.C. Madre Teresa di Calcutta – Via Maqueda 53- si riuniscono per raccordarsi su ulteriori iniziative.

Palermo 20/10/2008

scrivici: scuolaaperta_pa@libero.it

Chi rinuncia alla libertà per raggiungere la sicurezza, non merita né la libertà né la sicurezza. Benjamin Franklin