giovedì 10 luglio 2014

Sul web fioccano le proteste sulle proposte di riforma della scuola


sono una docente di Scuola Primaria che dopo aver letto e ascoltato le sue dichiarazioni, dove si parla di "ridare alla scuola il suo ruolo fondamentale e dignità agli insegnanti", molto umilmente si permette di dirle, proprio in qualità di semplice insegnante e forte dell'esperienza maturata negli anni, di scendere in campo ancora in maniera più diretta e di chiamare una massiccia delegazione di insegnanti di tutti gli ordini di scuola per discutere della situazione tragica in cui versa il nostro sistema di istruzione...mi scusi ma non se ne può più di tante parole e pochi fatti. (Da "La tecnica della scuola")




sabato 5 luglio 2014

ATTENTO RENZI... Quanti governi sono caduti sulla scuola!

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    2. https://www.facebook.com/groups/tantiinsegnanti/?fref=ts
    3.  

     

Da mesi stiamo assistendo e commentando, stupiti e indignati a un tempo, alle dichiarazioni del Ministro Stefania Giannini su scuola e insegnanti. Ora, dalle anticipazioni fatte dal sottosegretario Roberto Roggi, quelle esternazioni stanno trovando una loro conferma, sappiamo che è in atto, anche attraverso il lavoro di cantieri e pensatoi, istituiti presso il MIUR, una proposta governativa, da tradurre in provvedimenti legislativi e che in sintesi prevede tagli ordinamentali e retributivi degli insegnanti a fronte di aumentati carichi di lavoro, tagli mascherati da riforme, secondo vecchie pratiche governative che furono già del governo di Berlusconi, che operò tagli alla scuola per otto miliardi con una perdita di 150.000 posti in organico. In sintesi si vorrebbe a) ridurre di un anno la scuola secondaria di secondo grado con un taglio di circa 60.000 cattedre, b) aumentare l'orario settimanale, si è parlato di 36 ore a parità di retribuzione, c) differenziare le retribuzioni per mezzo dei Dirigenti Scolastici anche attraverso l'incrocio dei test INVALSI, d) far sparire le graduatorie di istituto, le supplenze brevi sarebbero a carico dei docenti in servizio. Anche se queste linee guida sono al momento ancora confuse e contraddittorie, si sta mettendo comunque in atto un'azione dirigistica senza alcun confronto che si connota come una nuova riforma punitiva per gli insegnanti fatta ancora una volta da chi dentro la scuola non ha mai messo piede e ignora cosa sia oggi un'ora di lezione all'interno di una classe in termini di preparazione e di impegno psicofisico, con i noti rischi di burnout, evidenziati dalla ricerca scientifica. Nel contempo è in atto una campagna di propaganda governativa denigratoria contro gli insegnanti, la strategia è quella di far leva sull'opinione pubblica, anche con ipotesi demagogiche perché impraticabili ( apertura fino alle 22 edifici scolastici) e mettere i genitori contro gli insegnanti, gli insegnanti in competizione gli uni contro gli altri con l'intento di arrivare a una contratto di bassissimo profilo con una riconferma delle basse retribuzioni e con aumenti dati a pochi, con un risparmio di circa due miliardi di euro.
A fronte di tutto questo, i sottoscrittori chiedono al Presidente del consiglio al governo di ritirare immediatamente le linee guida Giannini / Roggi, e di considerare in ogni ulteriore proposta che voglia realmente elevare la qualità della scuola, il confronto con gli insegnanti e le parti sociali. L'orario di lezione settimanale dei docenti italiani, che non teme confronti con quello svolto dai docenti negli altri paesi, è intangibile in quanto connaturato alla specificità lavorativa dell'insegnamento.

scrivici: scuolaaperta_pa@libero.it

Chi rinuncia alla libertà per raggiungere la sicurezza, non merita né la libertà né la sicurezza. Benjamin Franklin