martedì 25 novembre 2008

Campagna dei pediatri italiani: ''Un giorno senza Tv''.

Campagna dei pediatri italiani: ''Un giorno senza Tv''. Non è certo un giorno di 'moratoria' televisiva a risolvere i problemi - afferma Pasquale Di Pietro, presidente della Società italiana di pediatria - ma il nostro obiettivo è far capire che la Tv non è una necessità e se ne può fare a meno; meglio se il digiuno tv diventasse un’abitudine settimanale, aggiunge Di Pietro. Gli stili di vita degli adolescenti rivelano infatti che la sovraesposizione alla Tv peggiora i loro comportamenti sia alimentari che sociali.
Anche spegnere la tv potrebbe essere una forma di protesta.

domenica 23 novembre 2008

NOTA di COMMENTO alla Mozione presentata dall'on. Cota (Lega Nord) sull'insegnamento dell'italiano a bambini/ragazzi non italofoni

Nota importante di approfondimento scientifico sulla normativa delle classi "ponte", redatta dalla SIG - Società Italiana di Glottologia, SLI - Società di Linguistica Italiana, AItLA - Associazione Italiana di Linguistica Applicata, GISCEL - Gruppo di Intervento e Studio nel Campo dell’Educazione Linguistica.

da Retescuole

sabato 22 novembre 2008

E i precari scrivono al Vescovo...

AL VESCOVO della diocesi di RAGUSA
SUA ECCELLENZA PAOLO URSO
e si estende a tutti i VESCOVI Delle DIOCESI ITALIANE



Eccellenza è con grande sconforto e delusione ,che ci accingiamo a scriverle questa nostra lettera. Le scrive un comitato spontaneo di docenti precari della scuola, che in questi ultimi tempi sta lottando contro un governo che li ha condannati alla povertà e posti sulla strada senza lavoro e senza nessun’altra possibilità di lavoro alternativo per dare una dignità alle loro famiglie.
Lei si chiederà del perché stiamo scrivendo proprio alla Sua persona. Le rispondiamo subito dicendo che, poiché Lei ricopre il ruolo più in alto in rappresentanza della Chiesa nella nostra provincia, ci siamo chiesti del perché la Chiesa, che di solito è attenta nell’operato di chi legifera e governa questo paese, esprimendo il Suo parere in ordine etico e morale, su leggi e iniziative che regolano la vita dei cittadini italiani e quindi delle loro ricadute sui propri fedeli, come mai adesso, in merito alle proteste contro i tagli della scuola e dell’università ed in particolar modo sulle conseguenze della perdita dei posti di lavoro di oltre 150.000 precari, la Chiesa non si sia spesa nell’invitare il governo ad una riflessione e non abbia ammonito con parole ecumeniche, l’operato ingiusto e ignobile di questo governo? Nel caso sua Eccellenza non conoscesse i fatti o l’oggetto dei decreti 133 e 137 oggi Leggi, il nostro governo nell’ottica di una riforma che tale non può definirsi in quanto offende grandi pedagogisti e cultori della conoscenza, ma bensì soltanto una manovra finanziaria che deve recuperare 8 miliardi di euro di cui lo Stato ha bisogno,ha disposto che nella scuola elementare il “maestro unico” sostituirà la pluralità docente ( 3 insegnanti operavano su 2 classi, una prevalente , una l’ambito logico –matematico, una lingua inglese, più l’insegnante di religione cattolica)inoltre la scuola, sia materna che elementare chiuderà alle 12,30. Lei eccellenza capirà che tutti gli altri docenti di ruolo saranno in esubero e posti in mobilità, mentre i precari resteranno a casa senza lavoro. Bene, ognuno di noi precario ha almeno alle spalle 4 concorsi superati, soldi spesi per formazione per i concorsi e titoli per punteggi vari, ciascuno di noi ha prestato anni di onorevole servizio allo Stato essendo incluso in una graduatoria permanente dove è stato illuso di avere prima o poi un lavoro stabile, oggi abbiamo tutti un’età media che va dai 40 ai 55 anni. Mi dice Lei chi investirà su di noi per darci un lavoro? Sa che noi non godiamo di alcun ammortizzatore sociale e per cui non sappiamo dove sbattere la testa per portare un pezzo di pane a casa? Sa che molti di noi hanno una famiglia monoparentale con figli minori ,non ha una casa di proprietà e paga un’affitto? Cosa dobbiamo fare? Delinquere!
Con tutta la nostra buona volontà abbiamo già svolto precedentemente altri umili lavori, in quanto i nostri contratti a T.D. finiscono il 30 Giugno per cui nei mesi scoperti svolgevamo altri lavori, tra l’altro in nero, sottopagati e insufficienti alla sopravvivenza dignitosa,per cui era necessario non perdere il diritto alla disoccupazione, ma adesso anche la gioventù ci abbandona, per cui è difficile trovare lavori a noi consoni.
Oggi Eccellenza,ci sorge spontaneo riflettere su alcune cose e ci siamo anche dati una spiegazione del perché la Chiesa non sia intervenuta in merito a queste leggi e alle grida di tanti precari che imprecano solo il diritto al lavoro. Forse perché i suoi insegnanti di religione non sono stati toccati? Del resto li abbiamo anche considerati una “casta”, e le spieghiamo anche il perché , perché a differenza di noi docenti laici hanno un inquadramento non solo diverso economicamente, ma anche i loro contratti a T.D.vanno dal 1 Settembre al 31 Agosto, diciamo che sono a pseudo tempo determinato, godendo così di privilegi diversi dai nostri. E le diremo di più, i vostri insegnanti, seppur insegnando una materia facoltativa, sono stati esclusi da questi tagli, poiché noi insegnanti elementari, specializzati nell’insegnamento della lingua inglese, verremo sostituiti dagli insegnanti di ruolo in esubero che saranno formati con 150 ore di corso di formazione. Allora ci chiediamo , ma forse, sotto sotto, c’è un tacito accordo per cui i protetti della chiesa non si toccano? Forse non si vuole perdere la grande utenza di voti degli elettori cristiani cattolici?
Eccellenza, ci scusi se possiamo sembrare irriverenti e irrispettosi, ma quando un uomo si trova nella condizione disperata di non poter più mantenere la propria famiglia con dignità per aver subito delle ingiustizie, di cui non frega niente a nessuno, presumo che un pizzico di rabbia e di indole malvagia esca fuori mettendo a nudo gli istinti animali di cui l’uomo è ancora portatore nel proprio DNA.
Noi vorremmo che tutto ciò e queste idee che ci siamo fatti, fossero soltanto il frutto di una disperazione e non vorremmo che si combattesse una guerra tra poveri e non vorremmo arrivare ad invitare tutti i docenti comuni di ruolo a dare la propria disponibilità per l’insegnamento della religione cattolica, che significherebbe meno insegnanti mandati dalla Curia. Pertanto le chiediamo con grande dolore, con immensa disperazione e tremenda paura del futuro per le nostre famiglie, che la Chiesa, che da secoli rappresenta il baluardo della carità, della fratellanza e della solidarietà umana, spenda attraverso le proprie istituzioni parole di monito verso questo governo, mettendolo al corrente che in questa sua politica di riforma e di risanamento delle casse dello Stato, nonché di una politica che vuole risolvere la crisi mondiale che tutti stiamo attraversando, con tagli indiscriminati nella scuola, facendo anche delle discriminazioni tra una eguale dignità tra docenti, ci sarà molta gente che piangerà perché costretta mendicare, inoltre contribuirà ad aumentare quel fenomeno di manovalanza verso altre “agenzie di lavoro” che si sostituiscono all’assenza dello Stato. Certi di quanto il suo animo di uomo pastorale,abbia cura per le anime degli uomini e sia sensibile alle tragedie umane che giornalmente affliggono centinaia di famiglie, soprattutto per problemi economici e sociali, si prodigherà affinchè la Chiesa nella Sua veste ecumenica tendi a far sì che i propri membri impegnati nelle varie attività di apostolato, invitino tra le altre cose ,il governo a garantire una serenità delle famiglie e della società stessa, suggerendo di trovare le risorse necessarie, tagliando le spese in altri comparti meno importanti e su cui si può soprassedere. Vorremmo suggerire la TAV che gli Italiani residenti al nord non volevano per il grave impatto ambientale e che tra l’altro inutile, ma che avrà una ricaduta economica solo su imprese sicuramente vicine al governo. Ma noi non vogliamo entrare né nelle polemiche né in altri contesti che lasciamo ad altri, reclamiamo soltanto il diritto al lavoro così come prevede la nostra Costituzione e il diritto alla dignità nostra e delle nostre famiglie.
Speriamo altresì che nelle sue preghiere ci raccomandi al Signore, che nella sua misericordia abbia cura delle nostre anime e delle nostre famiglie, perché se non di solo Spirito si vive, sulla terra si vive soprattutto anche di pane. Del resto l’8 per mille alla chiesa ne è la testimonianza.
Ringraziandola per la cortese attenzione le porgiamo i nostri più DEVOTI SALUTI.

E facciamo nostro il motto “ PER ASPERA AD ASTRA”

IL COMITATO DEI DOCENTI PRECARI

Una lunga tradizione di accoglienza stride con l’attuale criminalizzazione del diverso. "I frutti malati delle radici cristiane" di Enzo Bianchi.

"Si assiste giorno dopo giorno a una progressiva criminalizzazione del diverso, dello straniero, del povero e del debole: impronte digitali prese a bambini di un’etnia minoritaria, classi speciali che ostacolano quell’integrazione che dicono di voler promuovere, schedatura di chi vive senza fissa dimora, allontanamento dei mendicanti dai luoghi dove la loro vista turberebbe chi non li degna nemmeno di uno sguardo, ronde private non necessariamente disarmate, introduzione del reato di «presenza» in Italia, messa in discussione della gratuità e universalità delle cure di pronto soccorso... "
Così Enzo Bianchi,monaco, religioso e scrittore italiano, fondatore e attuale priore della Comunità monastica di Bose, in un articolo pubblicato su "La Stampa", analizza la nostra società, e in particolare come viene affrontata la diversità. Una lunga tradizione di accoglienza stride con l’attuale criminalizzazione del diverso.

“Il Pdl sconfessa la Gelmini. Maestro unico, solo a richiesta”

di Maristella Iervasi...Proprio cavalcando l’Onda delle proteste di studenti, insegnanti, genitori, Regioni, sindacato e dell’opposizione, la relatrice Valentina Aprea (Forza Italia), «corregge» il ministro Mariastella Gelmini presentandouna bozza di parere condizionato al piano in 21 punti.
Una operazione politica di facciata per andare incontro alle famiglie, come la propaganda di questo governo ha più volte ribadito. Una mossa che sembra accondiscendere alla richieste del movimento e dell’opposizione. Ma con un grosso neo: non elimina i tagli imposti da Tremonti in Finanziaria per la scuola. Gli 8 miliardi di euro in meno nei prossimi in 3 anni restano confermati. Idem la scure sui docenti.

giovedì 20 novembre 2008

ASSESSORE MILANO, CLASSI PONTE NON REALIZZABILI

- Ideatrice della riforma della scuola dell'allora ministro Letizia Moratti, Mariolina Moioli, oggi assessore alle Politiche Sociali del Comune di Milano, ha giudicato "non realizzabile" l'idea delle classi-ponte per gli alunni stranieri, previste da una mozione della Lega approvata alla Camera dei Deputati. "Ho parlato con il ministro Gelmini - ha affermato oggi Moioli, incontrando in consiglio comunale un centinaio di allievi di elementari e medie per la giornata mondiale dei diritti dell'infanzia - e, da donna di scuola, le ho detto che l'idea delle classi ponte non è realizzabile". La presa di posizione dell'assessore è arrivata in risposta a una domanda di una allieva di una scuola milanese proveniente dalle Mauritius, che aveva sollevato le sue paure riguardo alle nascita di classi separate per gli stranieri. "Ritengo però giusto - ha aggiunto Moioli - che per i ragazzi stranieri si organizzino attività a latere per dare a loro le competenze essenziali, come quelle linguistiche, che permettano loro di capire bene quello che succede in classe". L'assessore Moioli ha invece approvato l'introduzione del maestro prevalente. "Penso che famiglie e ragazzi - ha spiegato, rispondendo a un'altra domanda in proposito - abbiano bisogno di un insegnante che sia il referente di tutte le attività. Quando ci sono troppi insegnanti, soprattutto alle primarie, spesso si fa confusione. Bisogna rivedere l' organizzazione, partendo dai bisogni dei ragazzi".

2008-11-20 17:23 ANSA BERLUSCONI, CLASSI PONTE A VANTAGGIO DEI BAMBINI

ROMA - "Non credo che ci sia nessuna discriminazione, ma che sia una cosa logica e doverosa a vantaggio dei bambini e delle maestre". Silvio Berlusconi, intervenendo ad un convegno per la Giornata nazionale dei diritti dell'infanzia a Montecitorio, torna sul tema delle cosiddette 'classi ponte', difendendo quella che ritiene essere una scelta di "buon senso".
"L'insufficiente conoscenza della lingua italiana fa si che l'insufficienza dei bambini stranieri sia tripla rispetto a quella italiana e quindi abbiamo pensato a questa mozione, seguendo tra l'altro l'esempio di altri Paesi, di fare non classi separate ma tese all'insegnamento dell'italiano".

LEGA, BENE BERLUSCONI - "Ci riteniamo soddisfatti", ha affermato la senatrice Aderenti della Lega Nord, sulle classi ponte. "La Lega - ricorda la senatrice che per tanti anni ha insegnato in una scuola elementare - ha difeso strenuamente la mozione Cota che peraltro è stata adeguatamente sostenuta anche da molti deputati della Pdl. Nello stesso tempo mi sono battuta strenuamente per difendere l'omologo disegno di legge, già depositato in Senato nel quale viene delineata e concretizzata proprio l'iniziativa prevista dalla mozione". Secondo Aderenti il Ddl "va nella direzione di altri paesi europei ma con l'unico scopo di dare un aiuto a tutti quei bambini che, a causa dell' insufficiente conoscenza della lingua italiana, non riescono a frequentare con ottimi risultati l'intero percorso scolastico. Una nazione che si ritiene civile deve dare le stesse opportunità a tutti i minori, tenendo conto però dei bisogni di partenza e delle problematiche che hanno all' inizio. E' risolvendo queste che si ottiene un reale diritto allo studio per tutti".

Parere negativo e viva preoccuapazione: così il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione

"Il Cnpi esprime fermo dissenso e viva preoccupazione sulle scelte operate sul sistema di istruzione che, se confermate, comportano per entità e modalità degli interventi finanziari e di natura normativa, una destrutturazione del sistema scolastico pubblico ed una netta riduzione quantitativa e qualitativa dell’offerta formativa."
Così inizia il "parere" tecnico del CNPI, riunitosi il 17 novembre 2008.
Continua:" E’, altresì, indispensabile un approfondito confronto sul piano programmatico e sui vari regolamenti relativi ai diversi settori scolastici, con l’obiettivo prioritario di migliorare concretamente la qualità dell’offerta formativa. A questo proposito il Cnpi, sulla base delle specifiche competenze istituzionali di organo collegiale nazionale, ribadisce il diritto-dovere di un pieno coinvolgimento nei processi decisionali e, in tal senso, conferma il proprio impegno per un puntuale esame di tutti i provvedimenti in atto."

martedì 18 novembre 2008

Famiglia Cristiana attacca il Governo: no al pacchetto sicurezza, indegno di uno Stato di diritto. Le promesse da marinaio della politica.

Istituzioni di ronde, permesso di soggiorno a punti (si rasenta il ridicolo), difficoltà per l'assistenza sanitaria, schedatura dei barboni...Si continua con il Governo del "tranquilli adesso che ci pensiamo noi".
"In queste misure colpiscono due caratteristiche comuni: l’inutilità ai fini a cui sono rivolte e l’estrema difficoltà a metterle in pratica da parte di uno Stato la cui giustizia e la cui burocrazia già faticano a tenere il passo delle normali incombenze. In più, esse scontano le conseguenze di un’esagerata descrizione della realtà, come ha dimostrato il caso suscitato dalla decisione, presa nel giugno scorso da Maroni, sul rilevamento delle impronte digitali ai bambini rom, contro la quale Famiglia Cristiana fu fra i primi a insorgere e che meritò le giuste critiche in sede europea..."
Famiglia Cristiana rileva anche come a Roma "i nomadi di origine rom e sinti" fossero "molti meno di quelli denunciati", e che la loro schedatura - soprattutto dei bambini - "è stata effettuata con metodi diversi e più tradizionali, d'intesa con la Croce Rossa; anche se questa pratica più civile e più umana, decisa d'accordo con il sindaco Alemanno, è costata la destituzione al prefetto di Roma, Carlo Mosca".

E continua il settimanale a picchiare duro sottolineando i costi della politica. Si impongono sacrifici alla popolazione, tagli (pensiamo alla scuola) e "da un semplice confronto, un parlamentare spagnolo (tutto compreso) costa alla collettività 281 mila euro, quello italiano 1 milione e 630 mila euro."

Qualche numero sull'Università

"Ottobre e Novembre sono stati mesi densi di polemiche circa l’istruzione pubblica. Sono state mosse diverse critiche al sistema universitario italiano; alcune di queste sono condivisibili, ma la maggioranza è fortemente fallace: gocce di buon senso in un mare di disinformazione. L’idea di questo post è di analizzare alcune delle critiche e cercare di capire se siano giustificabili o se siano soltanto degli strumenti per cercare di influenzare l’opinione pubblica.

Le critiche sono essenzialmente inquadrabili in tre gruppi:

l’assenza di università italiane tra le prime 100 posizioni della classifica dei 500 migliori atenei mondiali;
un’offerta formativa non adeguata al mondo del lavoro;
il baronismo e gli sprechi. " leggi

lunedì 17 novembre 2008

Quello che la maestra unica non realizzava...


Scheda sintesi realizzata da alcune insegnanti di Verbania:
"E’ da tanti anni che sentiamo dire: “ La maestra unica sì che faceva…” , in questi giorni il coro è aumentato e ci è venuta voglia di scrivere… "

domenica 16 novembre 2008

Immigrazione, Bossi contro Napolitano

Ci risiamo: per Bossi gli immigrati sono una risorsa negativa per il Paese.

L'Azione Cattolica boccia il Dl Gelmini

«Garantire il diritto allo studio per tutti»
«Chiarire qual è “l’idea pedagogica” alla base del decreto Gelmini»
«Università: soluzioni che garantiscano libertà didattica e di ricerca»
Questi i tre punti che fanno da premessa ad un comunicato che ha diffuso l'Ufficio stampa dell'Azione Cattolica, una delle realtà ecclesiali più diffuse nel territorio italiano. "Occorre una riflessione condivisa, che non coinvolga solo alcuni settori, perché le questioni proposte interrogano la politica e i sindacati, ma anche famiglie, insegnanti e studenti. Tutta la società civile, dunque, si senta interpellata e sia consapevole di quanto sta cambiando, valorizzandone il positivo e vagliando il restante con l’esperienza del vissuto ordinario."
"Si parta dunque, con uno sforzo di maggiore serenità - nel confronto tra maggioranza e opposizione in Parlamento, e tra governo e parti sociali - dai problemi che nessuno può negare; e si discutano con spirito aperto tutte le diverse soluzioni che ciascuna parte ha il diritto di proporre e ha il dovere di prospettare in termini positivi e coerenti".

sabato 15 novembre 2008

RIFIUTO E VADO AVANTI

La Gelmini arriva a Montecatini, città blindata, al VII convegno nazionale dei Circoli del buongoverno. L'Aprea doveva arrivare a Bari, città meno blindata, ma disdice. Sono blindate, accerchiate, polizia da tutte le parti, bodyguards con Raybans...
E vanno avanti: si sentono protagoniste della trasmissione "Affari tuoi", quando i concorrenti si rivolgono al "dottore" e non accettando la mediazione dicono contenti, tra gli applausi del pubblico: "rifiuto e vado avanti".
E LA PROTESTA CONTINUA... Niente. Hanno l'appoggio dell'Italia intera, dicono, della maggioranza degli italiani (che si sono blindati anche loro), rifiutano e vanno avanti.
Non si era mai vista una protesta così: pacifica, allegra, bloggata, riunioni su riunioni... Ci vogliono prendere per fame, per stanchezza, faranno come Napoleone che voleva sconfiggere la Russia?
Il gradimento si sta abbassando.
Brunetta pure. I fannulloni, chiaramente di sinistra, lo stanno accerchiando. Anche lui "rifiuta e va avanti", soffiando sul fuoco che ormai divampa. Lo scopo lo stanno raggiungendo. Come Mosè divise le acque del Mar Rosso in due, anche loro, nuovi profeti del buongonverno, stanno provando a farci passare il Mare, toglierci dalla schiavitù per tornare nella Terra Promessa. Soltanto che questa è la terra promessa davvero. Soltanto "promessa".
Lei, Maria Etoile, continua a Ministrare blindata. Sorride, ricambata, ai suoi fans dei Circoli. Ma che c'è da ridere non si sa. Ti tagliano 9 miliardi a scuola e università e ridono.

L'Assemblea Regionale Siciliana approva all'unanimità una mozione contro la Riforma Gelmini

L'Ars ha approvato giorno 8 ottobre all' unanimità la mozione presentata dal PD contro il decreto Gelmini, che impegna il governo regionale a ricorrere alla Corte Costituzionale contro le parti del decreto che violano lo Statuto siciliano. "Questo voto - dice Giovanni Barbagallo, primo firmatario della mozione - impegna tutto il parlamento in un battaglia in difesa della scuola siciliana e del diritto allo studio. Siamo lieti del voto favorevole di tutta la maggioranza compreso il Mpa, che a dire il vero ha avuto un atteggiamento assai contraddittorio se pensiamo che a Catania ha manifestato contro il decreto, a Roma ha votato la fiducia al decreto, e oggi ha votato la mozione contro il decreto".

venerdì 14 novembre 2008

TUTTI i Consigli Comunali d'Italia chiedano L'ANNULLAMENTO della "riforma"

Si fa strada l'iniziativa presa da gruppi di docenti e genitori di incontrare i Sindaci dei Comuni per spiegare loro gli effetti della legge Gelmini sulle scuole.
Il Consiglio Comunale di Viareggio ha già approvato all'unanimità una mozione di cui riportiamo uno stralcio:
"Una diffusa preoccupazione riguardo ai possibili futuri scenari che potrebbero derivare dall'attuazione di quei provvedimenti ritenendo che detti provvedimenti potrebbero determinare un arretramento qualitativo del sistema scolastico ed universitario, tagliando servizi che non potranno essere sostenuti dalle Amministrazioni locali. E inoltre la richiesta di predisporre tutte le azioni e gli strumenti per sensibilizzare e sollecitare le istituzioni locali e nazionali a sospendere il provvedimento e a trovare soluzioni condivise tese a stabilire un clima di dialogo e confronto finalizzato ad una corretta analisi del problema (...)"

giovedì 13 novembre 2008

Ancora manifestazioni e cortei: Palermo, continua la protesta


PALERMO, 13.11.08 - Si profila una giornata intensa domani a Palermo. In mattinata, infatti, le principali strade del capoluogo siciliano saranno attraversate da tre cortei, due indetti dagli studenti e il terzo dai lavoratori della funzione pubblica che aderiscono alla Cgil. Il primo corteo, quello degli universitari, partirà alle 9.30 da viale delle Scienze e si snoderà per il centro storico (Corso Vittorio Emanuele) fino a raggiungere piazza Bologni. Contestualmente da piazza Croci partirà la manifestazione degli studenti medi che sfileranno lungo via Libertà in modo da confluire in coda al corteo della Cgil, che a sua volta, partirà da piazza Castelnuovo. I due cortei confluiranno a piazza Bologni.
E a Roma ci saranno anche trecento studenti palermitani partiti stasera con il treno delle 18,40.
Intanto, continua la protesta dei professori precari davanti a Palazzo d´Orleans. Ai manifestanti è arrivata la solidarietà di un gruppo di parlamentari argentini in visita in Sicilia. Gli uomini politici hanno deciso di pranzare assieme ai prof accampati in piazza Indipendenza.

mercoledì 12 novembre 2008

Palermo, Sit in precari scuola


DA SABATO SCORSO UN GRUPPO DI PRECARI DELLA SCUOLA STA PROTESTANDO CON UN SIT IN PERMANENTE DI FRONTE ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE (piazza Indipendenza a Palermo)PER PORRE L’ATTENZIONE SULLA DRAMMATICA SITUAZIONE IN CUI SONO VENUTI A TROVARSI A SEGUITO DELL’APPROVAZIONE DELLA LEGGE GELMINI; questa legge infatti toglierà un lavoro a insegnanti qualificati e con pluriesperienza secondo una logica grottesca: la crisi economica e la povertà crescente del nostro paese si combatte secondo questo governo tagliando i fondi nei settori più sensibili e deboli del paese e cioè il precariato.

CHIUNQUE PUO’ PORTARE SOLIDARIETA’ CON LA PROPRIA PRESENZA di fronte alla presidenza della Regione Sicilia.

"Presidio permanente in piazza Indipendenza"
"-Siamo qui perché siamo insegnanti, studenti, genitori e cittadini consapevoli del grave attacco che l'Istruzione Pubblica sta subendo da parte del governo nazionale.
-Siamo qui perché non vogliamo che la scuola e l'università diventino fondazioni in balia dei privati e delle loro ambizioni economiche.
-Siamo qui perché pensiamo che trenta ore con tre maestri siano meglio di ventiquattro con uno solo.
-Siamo qui perché i nostri ragazzi non devono star posteggiati a scuola, ma trovare nella scuola un luogo di crescita intellettiva, morale e sociale.
-Siamo qui perché vogliamo che i tanti ragazzi stranieri trovino da noi accoglienza e integrazione, non classi-ghetto e isolamento.
-Siamo qui perché non pensiamo che più alunni in classe significhi migliore pprendimento.
-Siamo qui perché crediamo che insegnanti specializzati siano meglio che insegnanti improvvisati.
-Siamo qui perché pensiamo che chiudere scuole in zone isolate o ad alta densità criminale significa abbandonare i ragazzi al loro destino.
-Siamo qui perché la ricerca è fonte di progresso che non può essere abbandonata nelle mani delle fondazioni private.
-Siamo qui per chiedere al Presidente Lombardo, alla sua giunta e a tutto il Parlamento Regionale di garantire a insegnanti, studenti, genitori e cittadini siciliani la scuola pubblica, accessibile a tutti, aperta al territorio, così e meglio di come è stata fino ad oggi.

Signor Presidente, scuola e università la chiamano!
Lei cosa risponde?"

martedì 11 novembre 2008

IL MONDO DELLA SCUOLA RESPINGE LA MOZIONE COTA, QUINTA FIRMATARIA L'ON. APREA.

"Docenti e genitori riuniti nella Assemblea delle Scuole del Milanese il giorno 5 Novembre 2008 esprimono la loro indignazione per l’approvazione della Mozione Cota, da parte della Camera dei Deputati il 14 ottobre 2008.
La Mozione Cota, che vede come quinta firmataria l’on. Valentina Aprea, impegna il Governo a istituire nelle Scuole classi differenziali per soli alunni stranieri."

LA SCUOLA CHE NON C'E'.

Ci siamo chiesti in tanti come mai il nostro premier non l'ha mai nominata Ministro dell'Istruzione. La Moratti, adesso la Gelmini, ma lei no, mai. Ma lei c'è. Sotto sotto sottosegretario, sempre. E' nata per fare questo. Una vocazione precisa. Dappertutto c'è la sua firma, la sua volontà. Si potrebbe definire "paraministro", l'on. Aprea, autrice del libro "La scuola che non c'è". E' un suo vecchio sogno. Mi fu regalato, il libro, dall'allora Ministro Berlinguer e sulla copertina campeggia la scritta: "Testimonianze di un'occasione perduta. Prefazione di Silvio Berlusconi." Stampato nel 2000, prezzo €. 9.30 (L. 18.000). Edizioni: Fondazione Liberal (naturalmente). Mi sembrava una esposizione di idee molto "liberal"... e inattuabile semplicemente perchè la scuola italiana non vuole questo: infatti è, per l'autrice, una scuola che non c'è, perchè non è nella sua mente. Nella sua mente c'è ben altro che poco si concilia con quello che c'è nella mente di chi lavora nella scuola e studia a scuola. Espressioni del tipo: "La scuola è per gli studenti, non è degli studenti", oppure, "Occorre andare oltre la 'scuola della resa': la resa ai dogmatismi, all'indottrinamento, alla prigionia dei cervelli, al conformismo, all'imitazione e rivendicare la 'scuola del coraggio': della formazione critica, della dialettica e della libertà, dell'interpretazione dei segni e dei bisogni del tempo".
E' un compendio della scuola ideale (che non c'è), della maestra ideale (che non c'è), dello studente ideale (che non c'è), del genitore ideale (che non c'è).
E ancora, per buona pace di coloro che hanno votato il centrodestra, è scritto, sempre nel compendio: (pag. 208) All'art. 4 sono indicati i principi generali che dovranno essere alla base del reclutamento delle scuole del "nuovo servizio pubblico". In coerenza con i principi di autonomia e di efficienza, si prevede che le scuole possano scegliere i propri docenti e dirigenti tra personale qualificato e abilitato a livello provinciale, regionale e nazionale.... e superare le conseguenze nefaste di una gestione centralistica e burocratica del personale della scuola" (comunista).Augurandoci che questa scuola non ci sia mai, democraticamente e liberalmente "liberiamoci".

lunedì 10 novembre 2008

Lettera di Veltroni alla Gelmini e a Tremonti

Continua la mobilitazione nelle scuole e nelle università. DOMENICA 16 NOVEMBRE avrà luogo un'ASSEMBLEA NAZIONALE DI TUTTO IL POPOLO DELLA SCUOLA , DALL'INFANZIA ALL'UNIVERSITA' presso " LA SAPIENZA " DI ROMA.
E intanto Veltroni scrive una lettera ai Ministri Tremonti e Gelmini chiedendo un tavolo per trovare una soluzione condivisa con le parti sociali e gli studenti.
Dietro l'angolo, è in agguato la riforma delle superiori.

da L'Unità: "Il segretario del Pd scrive una lettera ai ministri Tremonti e Gelmini sulla questione dei tagli alla scuola e all`università. Veltroni chiede «di sospendere gli effetti del decreto Gelmini ormai approvato e di modificare con la Legge Finanziaria le scelte di bilancio sulla scuola e sull`università fatte in estate con la manovra triennale». Al tempo stesso il leader del Pd propone «di dar vita ad un tavolo al quale partecipino le parti sociali»".

domenica 9 novembre 2008

Appello alla mobilitazione contro la privatizzazione della Scuola Pubblica


Sono già più di 14.000 le firme raccolte grazie all'appello lanciato dal Forum Insegnanti.
PER ADERIRE ALL'APPELLO
> scarica il modulo per la raccolta (dal link) delle sottoscrizioni da compilare, digitalizzare con lo scanner e spedire via email all’indirizzo: info@foruminsegnanti.it
> Oppure aggiungi semplicemente la tua firma on line compilando il form

I nostri parlamentari... tagliamo loro le spese se i risultati sono questi


Il video delle "Iene": i nostri studenti sono grandi intellettuali. Abolendo le preferenze, i partiti hanno scelto gli uomini migliori. Eccoli.

Ecco anche i deputati padani che vogliono i test di ingresso per i nostri alunni abbronzati: guarda il video. Poveri noi. Che stiano almeno zitti.
Dopo di loro, grazie. Forse si dovrebbero costituire in Parlamento dei gruppi parlamentari "ponte" o di "inserimento", per i deputati e i senatori che non superano i test di ingresso!

Don Milani: "L'obbedienza non è più una virtù". "Una scuola ha il diritto e il dovere di dire le cose che altri non dice."


"Cosa dovrebbe contare di più, per noi, professore, l'anno accademico o il futuro che ci stanno togliendo? La punizione per la ribellione o la consapevolezza che ci ribelliamo contro un'ingiustizia?".
"Un professore", direbbe Don Milani, "deve ben insegnare come il cittadino reagisce all'ingiustizia. Come ha libertà di parola e di stampa. Come il cristiano reagisce anche al sacerdote e perfino al vescovo che erra. Come ognuno deve sentirsi responsabile di tutto". Una scuola, direbbe Don Milani, ha "il diritto e il dovere di dire le cose che altri non dice".
Processato per aver ostinatamente insegnato il valore della disubbidienza civile e sostenuto la causa dei giovani che affrontavano la galera, piuttosto che andar soldati e tradire i loro ideali di pacifisti, Don Milani, ormai moribondo, accusato di apologia di reato, imparti ai suoi giudici l'ultima, la più serena e la più duratura delle sue lezioni.
"Bisognerà dunque accordarci su ciò che è scuola buona", sostenne con lucida fermezza. "La scuola è diversa dall'aula del tribunale. Per voi magistrati vale solo ciò che è legge stabilita. La scuola invece siede fra il passato e il futuro e deve averli presenti entrambi. È l'arte delicata di condurre i ragazzi su un filo di rasoio: da un lato formare in loro il senso della legalità (e in questo somiglia alla vostra funzione), dall'altro la volontà di leggi migliori cioè il senso politico (e in questo si differenzia dalla vostra funzione). La tragedia del vostro mestiere di giudici è che sapete di dover giudicare con leggi che ancora non son tutte giuste".

sabato 8 novembre 2008

GLI "ABBRONZATI" NELLE NOSTRE SCUOLE

Classi "ponte" per i nostri alunni, "belli, giovani e abbronzati": In Sicilia, poi, abbiamo un così bel sole...

"Vorrei invitare il Ministro a venire nelle nostre scuole dove ci sono tanti bambini "ABBRONZATI", figli di genitori "ABBRONZATI" e non solo, perchè ci sono anche i figli adottati "ABBRONZATI", i figli "ABBRONZATI" di matrimoni misti e cosi via."

venerdì 7 novembre 2008

La protesta continua: scontri a Roma. Cortei in molte città. Appuntamento per un corteo nazionale il 14 novembre

A Palermo una delegazione di studenti ha incontrato l'Assessore all'Istruzione della Provincia. Migliaia di studenti universitari si sono radunati in viale delle Scienze, presso la facoltà di Ingegneria, formando un corteo in direzione di Palazzo Steri, sede del rettorato. Una ventina di studenti del comitato "No Gelmini", sono riusciti a entrare all'interno dell'atrio del rettorato di Palazzo Steri a Palermo e lo hanno occupato simbolicamente.
L'informazione prova ad essere bipartisan ma omette dati significativi, falsando la notizia.
Da un post su "La Repubblica- Palermo: inviato da mazzolagiu75 il 06 novembre 2008 alle 00:57"
"Vorrei mettere in evidenza un fatto che sottolinea la continua campagna di disinformazione di parte della stampa. Oggi (5 Novembre) il tg regionale siciliano ha trasmesso un servizio su un sit-in di alcuni studenti, che si fanno chiamare "figli di nessuno", i quali stanno portando avanti una forma di protesta che prende le distanze dal movimento che coinvolge la gran parte degli studenti universitari. Il tg ha presentato i "figli di nessuno" come l'ALTRA ALA della protesta universitaria, dando loro grande risalto tramite interviste e lunghe inquadrature. Fermi restando il diritto di cronaca e il diritto di tutti di esprimere le proprie opinioni, il tg ha però OMESSO di dire che tale sit-in era composto da ben QUINDICI persone. Mi sembra quantomeno non corretto paragonare, tacendo sui numeri, questo movimento a migliaia e migliaia di studenti che scendono in piazza a lottare per il loro futuro e per i loro diritto allo studio."

giovedì 6 novembre 2008

Evviva la trasparenza: a distanza di una settimana ancora il Ministero non pubblica i dati della partecipazione allo sciopero del 30.10.08

Sul sito del Ministero dell'Istruzione non ci sono ancora i dati dell'adesione allo sciopero del 30 ottobre.
I dati dello sciopero dei Cobas del 17 ottobre sono stati inseriti con solerzia dall'ufficio stampa il giorno stesso (4,43%).

Ha fatto il giro del mondo: che vergogna, per Berlusconi Obama è bello e abbronzato

Purtroppo chi parla è il Presidente del Consiglio. In piena conferenza stampa a Mosca. Iniziano le gaffes che vengono dal cuore. Ma chi copre una carica istituzionale, qualsiasi, non può usare questo linguaggio, dovrebbe vergognarsene e... dimettersi. Immaginate se qualche insegnante avesse fatto questa battuta in classe? La notizia in poche ore ha fatto il giro del mondo.
«È bello, giovane e abbronzato». Di chi parla Berlusconi? Non di suo figlio, né dell’ultima star arruolata per Mediaset. Parla di Barack Obama, il nuovo presidente degli Stati Uniti. E anche stavolta ci siamo fatti riconoscere. Il premier fa l’ennesima gaffe e come al solito finge di non rendersene conto. Dare dell’abbronzato a Obama? «È una carineria assoluta, un grande complimento».
Gli risponde direttamente Touadi, uno dei pochi politici italiani d'origine africana: "In the United States, a joke like that wouldn't just be politically incorrect, but a great offense to this amazing example of integration, which it seems the Italian premier should take as an example".

Palermo, protesta studenti continua: nelle strade gli studenti lavavetro

"Centocinquanta ragazzi - studenti del liceo Linguistico "Ninni Cassarà" - hanno dato vita ad una singolare protesta sotto i semafori di viale Strasburgo, nella zona residenziale della città. Impugnate spazzole e bottiglie d'acqua si sono improvvisati lava vetri chiedendo un piccolo obolo agli automobilisti e spiegando i motivi della loro richiesta.

Alcuni di loro hanno preferito imbracciare le chitarre, raccogliendo le offerte dei passanti. "Abbiamo fame di cultura, per favore dateci qualcosa", è scritto in uno dei cartelli mostrati dagli studenti. E ancora: "Ci servono soldi perchè vogliono precluderci l'ingresso all'università". "Con la riforma Gelmini sarà questo il nostro futuro", spiega Carlo, uno dei promotori dell'iniziativa alla quale sono stati invitati ad unirsi anche gli studenti di altri istituti."

mercoledì 5 novembre 2008

Contestazione sotto casa di Cossiga

Oggi alle ore 15.30 oltre una cinquantina di studenti del collettivo autorganizzato, del Mamiani in mobilitazione, del Virgilio e di altri istituti della città si sono recati sotto casa del Presidente Cossiga per consegnare una lettera.

Gli studenti e le studentesse inoltre tenevano cartelli e fogli, con su scritto "vergogna", "chi copre le provocazioni neofasciste nelle piazze studentesche?" "se sai qualcosa, non aspettarae trentanni per dirla", alcune foto dell'aggressione di piazza navona e via dicendo.

La lettera, visto che il Presidente non si è affacciato, è stata quindi attaccata con lo scotch sul portone del palazzo (nel frattempo, ma non ci stupisce, gli uomini della scorta identificavano tre studenti...)

La Regione Campania sfida il ministro Gelmini

"Il dimensionamento lo faremo. Per non incorrere nel rischio d´esser commissariati. Ma non chiuderemo le scuole. Non applicheremo i parametri imposti da Roma. Qui in Campania non saranno accorpati gli istituti con meno di 500 alunni. Li lasceremo così come sono, nella loro autonomia. E vedremo nei prossimi anni se sarà necessario ridurre effettivamente il numero degli istituti scolastici». Corrado Gabriele, l´assessore regionale all´Istruzione, lancia l´ennesima sfida al governo ed al ministro Gelmini. «Non chiuderemo alcuna scuola. Se il governo non condivide, faccia ricorso".

"YES, WE DID". "I HAD A DREAM" (video)

"Io ho un sogno, che i miei quattro figli piccoli vivranno un giorno in una nazione nella quale non saranno giudicati per il colore della loro pelle, ma per le qualità del loro carattere. Ho un sogno, oggi!"
Martin Luther King, discorso pronunciato a Washington il 28 agosto 1963

Negli States è arrivato il cambiamento.
Il sogno di Martin Luther King si avvera.
Un popolo intero che ha sofferto si riscatta.
Una nazione dimostra al mondo intero che la democrazia non è utopia, potere in mano dei forti, ma stile di vita di intere generazioni. L'America ha il coraggio di scrivere ancora una pagina di storia. La dichiarazione dell'avversario repubblicano sottolinea proprio questa "mentalità": “Fino a ieri era il mio avversario, da oggi è il mio Presidente”.

"Come Lincoln disse a una nazione più divisa della nostra, non siamo nemici, ma alleati. E per tutti gli americani dei quali non ho ancora conquistato la fiducia, forse non ho avuto il vostro voto, ma ascolterò la vostra voce, e ho bisogno del vostro aiuto, sarò anche il vostro presidente. Non ho vinto io - dice - questa vittoria è vostra».

martedì 4 novembre 2008

Occupazioni "bianche" a Palermo.

Concluse quelle dell'Umberto e del Garibaldi, parte quella del Cannizzaro. Gli studenti del liceo scientifico di via Arimondi hanno votato l'occupazione bianca, scegliendo lezioni quasi regolari di mattina e di occupare l'istituto nel pomeriggio e durante la notte. Il liceo socio-psico-pedagogico Regina Margherita è entrato in autogestione.Venerdì 7 novembre assemblea dei docenti delle scuole superiori all'Einstein.
E a Treviso, venti avvocati si sono detti disposti a difendere gli studenti coinvolti nell'inchiesta sulla manifestazione spontanea nel giorno dello sciopero generale della scuola.
A Genova per denunciare lo stato di panico in cui "si trovano l´Università e la scuola pubblica in Italia, con le leggi 133 e Gelmini", gli universitari si sono inventati il "minuto di terrore". Un esempio?: alle 11.30 di ieri mattina, in piazza Matteotti, l'urlo di una sirena della seconda guerra mondiale ha squarciato l'aria. I ragazzi sono scappati urlando sulle scalinate di Palazzo Ducale, attraversando la piazza terrorizzati e facendo preoccupare i passanti.

Studenti in visita al Parlamento regionale deserto. E se mettessimo i tornelli, che dice Ministro Brunetta?

Ars, ci sono gli studenti in visita,ma la seduta viene rinviata.
Amara sorpresa a Palermo per i ragazzi di una scuola, pronti con le domande per i politici e le macchine fotografiche. Un'insegnante: "Assessori assenti e deputati disinteressati, è stato lo specchio della nostra realtà parlamentare"

Hanno ottenuto quello che avevano programmato: ritorna lo scontro ideologico. Disordini e violenza, attacco alla Rai. Non lasciamoci provocare.

Da La Repubblica:
"Dopo la messa in onda delle aggressioni del Blocco studentesco in piazza Navona a "Chi l'ha visto, giungono telefonate a Rai3: "Vi abbiamo identificato a voi ed ai vostri familiari". Trenta estremistri di destra assalgono la Rai. Libertà di opinione, o TV UNICA?

Loggia P2 e scuola: finalmente un poco d'ordine, "Gran Maestro Unico e " Grembiulini"

da La Repubblica:
Riforma Gelmini. "In linea di massima sono d'accordo con la riforma Gelmini perché ripristina un po' di ordine", ha detto l'ex Gran maestro della P2. "Il maestro unico è molto importante - ha spiegato - perché, quando c'era, conosceva l'alunno. Poi il tema dell'abbigliamento è importante perché l'ombelico di fuori non dovrebbe essere consentito, e poi la confidenza tra alunno e professore dovrebbe essere limitata".

"Studenti in aula e non in piazza". E a proposito della manifestazioni di piazza "non ci dovrebbero essere, gli studenti dovrebbero essere in aula a studiare - ha sottolineato Gelli -. Nelle piazza non si studia; se viene garantita la libertà di scioperare dovrebbe essere tutelato anche chi vuole studiare, e molti in piazza non ne hanno voglia. Dovrebbe essere proibito di portare i bambini in piazza perchè così non crescono educati".Alla Democrazia.

domenica 2 novembre 2008

da l'Unità: E gli studenti "occupano" il web

"Approfittando del weekend e dei ministri in relax, bloccano i loro siti web. Almeno di quelli più colpevoli. Tremonti, Brunetta e la Gelmini. Un’azione dimostrativa, niente che scombussolerà i piani del governo, certo. Ma un segnale che la protesta non è finita. «Non ci fermerete» recita il messaggio pubblicato sull’home page del ministro dell’Economia Giulio Tremonti, quello che i tagli all’Istruzione li ha ordinati. «Se ci bloccano il futuro, noi blocchiamo i loro siti» è la sintetica ma efficace proposta lanciata da chi non accetta di vedere la scuola buttata a mare."

Pdl al contrattacco: Petizione promossa da Forza Italia giovani e dal quotidiano Libero.

Sul sito di Forza Italia hanno inserito una petizione dal titolo:Liberi di manifestare liberi di studiare.
Siccome potrebbe girare in formato cartaceo ed essere distrattamente firmata da qualcuno segnaliamolo in tutti i modi .
Il promotore è scritto in piccolissimo sotto al modulo firme: "Petizione promossa da Forza Italia giovani e dal quotidiano Libero."

sabato 1 novembre 2008

Adesione allo sciopero di tutto il personale: e i dati?

Sul sito del Ministero dell'Istruzione non ci sono i dati dell'adesione allo sciopero del 30 ottobre.
Sottolineo che i dati dello sciopero dei Cobas del 17 ottobre sono stati inseriti con solerzia dall'ufficio stampa il giorno stesso (4,43%).

Sardegna: la Regione ricorre alla Corte Costituzionale contro le misure del Ministro Gelmini

In una riunione di Giunta straordinaria è stata approvata questo pomeriggio la delibera con cui la Regione Sardegna ha deciso di sollevare questione di illegittimità costituzionale sulla recente normativa del governo nazionale che reca le disposizioni per l'organizzazione della rete scolastica. L'art. 64, comma 4 del D.L. n. 112/2008 convertito in legge n. 133/2008, viola infatti sia lo Statuto Speciale della Sardegna e relative norme di attuazione sia l'art. 117, commi terzo, quarto e sesto, sia l'art. 118, comma primo della Costituzione e l'art. 10 della L.Cost. n. 3/2001.

E la regione a statuto speciale "Sicilia"?
L'assessore partecipa al corteo del 30 ottobre, e poi?

scrivici: scuolaaperta_pa@libero.it

Chi rinuncia alla libertà per raggiungere la sicurezza, non merita né la libertà né la sicurezza. Benjamin Franklin