venerdì 26 giugno 2009

SCADUTA LA DELEGA: una situazione di palese illegittimità giuridica degli atti fino ad ora adottati


INTERPELLANZA URGENTE del PD sulla Scuola
Il 25 giugno 2009 é scaduta la delega di cui all'art 64 della legge n.133/08 e da questo momento decadono tutti i provvedimenti della Gelmini non ancora regolarmente adottati.
"... dal punto di vista didattico, tutti gli interventi citati in premessa colpiscono duramente la scuola statale e sono destinati a produrre un immediato impoverimento dell’offerta formativa e ad acuire le disuguaglianze sociali e territoriali esistenti, colpendo i soggetti e le realtà più deboli e disattendendo le istanze delle famiglie anche in merito alle richieste sul tempo scuola, come dimostrano i dati sulle domande inevase di tempo pieno e tempo a 30 ore nella scuola primaria".

mercoledì 24 giugno 2009

Ancora sulle bocciature: sorpresa, le superiori tengono

Da Repubblica:
Boom di bocciati alle scuole medie, ma sulla scuola superiore il ministero sbaglia le previsioni. Stando ai dati comunicati questa mattina da viale Trastevere, l'atteso e annunciato incremento di bocciature anche nella scuola secondaria di secondo grado non c'è stato. Insomma: gli exit poll diffusi con inconsueta fretta la scorsa settimana oggi si rivelano errati. Almeno per le prime quattro classi della scuola superiore. Basta confrontare le percentuali del mese di giugno del 2008 con quelli resi noti poche ore fa per rendersene conto. E la scuola del rigore? ...
Scende il numero dei bocciati negli istituti tecnici e professionali, stabili le percentuali nei licei scientifici e classici.

Che il Ministro sia rimasta delusa?

Il re è nudo: "Che esempio si dà alle giovani generazioni con comportamenti "gaudenti e libertini", o se inculchiamo loro i valori del successo...


Don Antonio Sciortino, direttore di Famiglia Cristiana, risponde alle domande dei suoi lettori, francamente molto disorientati dinnanzi alle ultime notizie provenienti da Palazzo Grazioli, e "coraggiosamente" inizia a indicare la "nuda realtà". Coraggiosamente, perché come spiega egli stesso nell'articolo che segue, la Chiesa non può vendersi per un piatto di lenticchie ed era ora che qualcuno lo dicesse apertamente.
«Il presidente del Consiglio non deve illudersi che la Chiesa taccia. La Chiesa non rinfaccia nulla a nessuno, per carità cristiana, ma è evidente che i vescovi hanno una precisa morale da difendere». Così comincia l’intervista a monsignor Ghidelli, vescovo di Lanciano e Ortona, noto biblista, apparsa domenica 21 giugno sul Corriere della Sera, a proposito delle vicende che hanno investito una delle più alte cariche istituzionali del Paese.

Il suo disagio e quello di altri vescovi hanno fatto eco all’editoriale di Avvenire, in cui si chiedeva al presidente del Consiglio «un chiarimento sufficiente a sgomberare il terreno dagli interrogativi più pressanti, che non vengono solo dagli avversari politici ma anche da una parte di opinione pubblica non pregiudizialmente avversa al premier»..... C’è da augurarsi, quanto prima, che da una "politica da camera da letto" si passi alla vera politica delle "camere del Parlamento", restituite alla loro dignità e funzioni.

martedì 23 giugno 2009

La prova nazionale ha superato l’esame. Con pieni voti


La prova d'esame per quasi 600 mila studenti di terza media, è stata indirettamente anche una prova di verifica per l'Invalsi sotto l'aspetto dell'efficienza organizzativa e dell'efficacia dei test di italiano e di matematica.
Dai tanti commenti raccolti dalle scuole, si può dire che la prova ha superato l'esame a pieni voti.
E dal Ministero? Ancora non ci sono conferenze stampa in vista.

lunedì 22 giugno 2009

Stampa estera. The Times: Silvio Berlusconi: the parties, the trinkets, the cash. TG1 e Tg5 tacciono.


La morale non ha niente di divino; è una facenda puramente umana.
[Albert Einstein)


Il Vescovo di Mazara del Vallo: «Non si può far finta che non stia succedendo niente».leggi
C’è chi pondera un linguaggio più sfumato come Giuseppe Anfossi, vescovo di Aosta e responsabile Cei per la famiglia: «Il disagio aumenta, certo. E credo che una domanda di chiarezza possa essere posta».
All’ultima assemblea generale della Cei, in pieno caso Noemi, il segretario generale della Cei Mariano Crociata aveva invitato a non strumentalizzare la questione morale: «Ognuno ha la propria coscienza e capacità di giudizio». Però c’è un limite oltre il quale le «questioni di coscienza » private rischiano di di ventare un problema, serio, del Paese. E ormai ci siamo. L’inchiesta di Bari, le ragazze che avrebbero partecipato a feste a casa Berlusconi dietro pagamento, le accuse e le «scosse» e i gossip. «Non potevamo più stare zitti», spiegano ad Avvenire.

"Zero notizie, di immagini neppure a parlarne, di servizi giornalistici neanche l’ombra," è l'amaro commento di Vincenzo Vita, senatore del Pd. “Sui media di tutto il mondo il “caso Berlusconi” è al centro dell’attenzione, sui siti di informazione europei e anche americani notizie, immagini e articoli abbondano con dovizia di particolari e non senza un qualche allarme per la situazione di un paese importante come l’Italia. Al contrario i milioni di spettatori dei tg (con poche lodevoli esclusioni) pubblici e privati vivono in un sostanziale black out. Siamo davanti ad un silenzio che sa di censura preventiva. E’ dunque urgente che la commissione di vigilanza sull’emittenza televisiva e, per quel che gli compete, l’autorità per le comunicazioni intervengano”.
Il re è nudo, è il titolo dell'articolo di Vincenzo Romania, ricercatore in sociologia della comunicazione, dell'Università di Padova.... "Il problema è che il presidente del Consiglio di uno stato democratico non deve decidere le notizie dei tg nazionali;
- il presidente del Consiglio di uno stato democratico non deve convocare i ministri della Repubblica Alfano, Ghedini e La Russa al suo palazzo, per studiare una linea difensiva: i ministri, in quanto tale, fanno ministero ossia servizio del pubblico che li ha votati, ovvero di tutta la popolazione italiana, non sono i suoi maggiordomi;
- il presidente del Consiglio di uno stato democratico non può usare il direttore di un suo settimanale per incastrare un paparazzo" (...)leggi

Per tutti i lavoratori, insegnanti compresi, c'è un limite alla decenza: si rischia il licenziamento se si vengono a conoscere certe cose... Ma i politici non sono lavoratori... La casta è sempre più casta.
Alle prossime elezioni ... speriamo di non vergognarci più.

giovedì 18 giugno 2009

Era una lettera ad una prof bocciatrice: Caro Don Milani


Gelmini: "Necessità di introdurre la meritocrazia, ringiovanire il corpo insegnante, gli incentivi: tutte cose che vado dicendo da più di un anno". Gli insegnanti saranno reclutati, come le Ministre (ma non si capisce perché solo le e non i Ministri debbano essere belle), in base a giovinezza, salute e bellezza?!?

''Nessuno si compiace per l'aumento delle bocciature, - dice la Ministra - è sempre un dispiacere quando un ragazzo perde l'anno, ma serve una scuola del merito''. La Lettera ad una Professoressa di Lorenzo Milani era per una "professoressa bocciatrice".

Il pesce puzza dalla testa e certamente la testa non è rappresentata dagli insegnanti. Quindi c'è un malessere profondo nella nostra scuola e le risposte a questo malessere fa rivoltare Don Milani nella tomba, semmai fosse morto.
Vorrei fare l'esempio di una famiglia (tanto cara a questo Governo): Padre e Madre spendaccioni, ristoranti, ballerine, viaggi frequenti... e in compenso si risparmia sui figli. Tagliano i viveri,vestiti, giochi, sport, musica e danza: inutili. Pastasciutta e via.
"Conoscere i ragazzi dei poveri e amare la politica è tutt’uno," scriveva Lorenzo Milani.
Che nostalgia, caro Don Milani. Mi verrebbe voglia di scriverti una lettera da professoressa. Quante cose avremmo da dirti...
Propongo ai lettori di questo Blog, di scrivere alcune frasi dedicate a Don Milani.

mercoledì 17 giugno 2009

A Padova per fare gli esami serve il permesso di soggiorno


da la Tecnica della Scuola:

A chiederlo agli studenti extracomunitari è stata la preside dell'istituto secondario “Leonardo da Vinci” in vista dell'esame di Stato. Per i Cobas la richiesta da assolvere entro 24 ore, sarebbe stata letta a voce alta violando le norme sulla privacy. Insorge l'associazione Razzismo Stop: il dirigente chieda scusa

Dal capo d’istituto sarebbe giunto una sorta di diktat da assolvere per poter svolgere le prove come gli altri studenti: ai giovani di origine straniera, in tutto una decina, sarebbe stato infatti anche chiesto di far pervenire il documento entro 24 ore.

martedì 16 giugno 2009

Si continua a protestare: non ci fermeremo (guarda il video)

Dal Corriere della Sera:
"Scuola, il ministro Gelmini contestato da docenti e genitori: salta l'incontro
Slogan, striscioni e finte pagelle di bocciatura contro la riforma durante la presentazione di un libro."
Il libro in questione è "5 in condotta" scritto dal Direttore de il Giornale, Mario Giordano e presentato dinnanzi al Ministro e al Presidente di Mediaset, Confalonieri. Il "De profundis" che si continua a cantare alla scuola pubblica continua, anzi viene ampliato con tanto di convegni ed eventi pseudoculturali. La base non viene ascoltata, ridicolizzate le migliaia e migliaia di iniziative sorte in tutto il Paese in questi ultimi mesi: non esistiamo.
Il 5 in condotta forse sarebbe il caso di attribuirlo proprio all'autore e allo schieramento che rappresenta.

domenica 14 giugno 2009

Si continua a protestare: ddl Aprea, chiamata diretta, consiglio di amministrazione, ecc...


Così il ddl recita: ... "Si tratta di restituire alla scuola un ruolo centrale nella formazione dei giovani e una funzione di sostegno allo sviluppo sociale e culturale della società. La presente proposta di legge introduce, inoltre, nel dibattito parlamentare la possibilità per le scuole autonome di trasformarsi in fondazioni nonché di avere partner pubblici e privati che le sostengano, disposti a entrare nell'organo di governo della scuola e che contribuiscano a innalzare gli standard di competenza dei singoli studenti e di qualità complessiva dell'istituzione scolastica. In altre parole, i partner che la scuola riconosce dovranno favorire il processo di innovazione. Attraverso la trasformazione in fondazioni si vuole anche favorire una maggiore libertà di educazione che poggia sulla natura sociale dell'educazione: un'opera da svolgere entro quella società civile e quegli enti pubblici e privati più vicini ai cittadini, che devono essere riconosciuti a pieno diritto come espressione dell'azione pubblica."
Leggi il ddl Aprea

giovedì 11 giugno 2009

Tagli: adesso ci pensa la Corte Costituzionale


Dopo le sentenze del Tar contro i regolamenti e le circolari dell'Istruzione, la Corte Costituzionale esamina i provvedimenti sui tagli.
di FLAVIA AMABILE


Ma un ministro può decidere da solo in fatto di istruzione, senza chiedere altro che un semplice parere alle Regioni? Le Regioni sostengono di no, e quindi hanno presentato ricorso alla Corte Costituzionale. L’esame è iniziato ieri mattina, dalla risposta dei giudici dipenderà la legittimità dei tagli con cui il ministro Mariastella Gelmini ha previsto, a partire dall’anno scolastico 2009-2010, il ridimensionamento degli istituti, la riduzione del 17% del personale amministrativo, l’accorpamento di classi e la chiusura delle scuole nei piccoli centri, e la cancellazione di 42.102 docenti che dovranno cercare un posto altrove, la metà al Sud e nelle isole.

Non tutte le Regioni hanno fatto ricorso. A dichiarare guerra a Mariastella Gelmini sono state in otto: Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Puglia, Campania, Basilicata e Sicilia. I loro legali vogliono sapere come si debba interpretare la riforma del titolo V della Costituzione che nel 2001 ha riscritto l’articolo 117 indicando l’istruzione come materia di legislazione concorrente ma anche come settore di competenza esclusiva statale in fatto di norme generali.

Sembra una questione tecnica, in realtà dalla decisione della Consulta dipenderà la bocciatura o la salvezza del decreto Gelmini e, di conseguenza, dei regolamenti adottati in questi mesi dal ministro. E’ solo l’ultimo di una lunga serie di conflitti con la magistratura in cui incorrono i provvedimenti decisi in questi mesi dal ministro dell’Istruzione. Conflitti finora terminati con una sonora bocciatura per il ministro. Qualche giorno fa il Tar del Lazio ha dichiarato inapplicabile proprio la circolare che taglia gli organici nella scuola dell’infanzia e primaria.

giovedì 4 giugno 2009

La senatrice Baio chiede la rimozione del ministro Gelmini

Besana - La senatrice Emanuela Baio chiede le dimissioni del ministro Gelmini. “Dare del “pirla" a genitori ed educatori scolastici, durante un evento pubblico, per giunta il giorno dell’anniversario della Festa della Repubblica, significa non avere il senso delle istituzioni, il rispetto verso la democrazia, e non avere ben chiaro il mandato che si ricopre”. Il giorno dopo il “pasticciaccio” di piazza Umberto I a Besana, la senatrice brianzola, con i colleghi lombardi del Partito democratico e l’onorevole Enrico Farinone (Pd), ha presentato un’interrogazione urgente al Presidente del Consiglio, chiedendo di valutare la rimozione del ministro Gelmini.

Dirigenti scolastici, in Sicilia annullato il concorso

Il Consiglio di giustizia amministrativa per la regione siciliana ha annullato, con le decisioni n. 477 e 478 del 25 maggio 2009, la procedura concorsuale a livello regionale per il reclutamento di 200 dirigenti scolastici per la scuola primaria, secondaria di I e II grado e per le istruzioni educative.

Criteri di valutazione, Trento ignora la Gelmini

Criteri di valutazione, Trento ignora la Gelmini
di A.T.
La nuova normativa sulla valutazione introdotta dal ministro Mariastella Gelmini non verrà applicata a Trento, dove è stato approvato il regolamento proposto da Marta Dalmaso, assessore all’istruzione della provincia autonoma trentina.
E la Sicilia? Non siamo anche a statuto speciale, anzi specialissimo, signor governatore?

scrivici: scuolaaperta_pa@libero.it

Chi rinuncia alla libertà per raggiungere la sicurezza, non merita né la libertà né la sicurezza. Benjamin Franklin