giovedì 17 novembre 2011

IL MINISTRO PROFUMO ESALTA SUBITO LA SCUOLA PUBBLICA. I SINDACATI APPREZZANO

da La tecnica della scuola:
"Io credo che la scuola sia la scuola, ma certamente quella pubblica in Italia è molto importante". Se il buongiorno si vede dal mattino, le parole pronunciate ai cronisti da Francesco Profumo, nel giorno del suo insediamento al Dicastero di viale Trastevere, dopo aver giurato davanti al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, gonfiano il cuore di speranza ai tanti fautori della scuola pubblica.
Visibilmente emozionato, Profumo ha spiegato quelle che saranno le sue prime mosse. Anzitutto "comincerò dalle cose che conosco meglio – ha tenuto a dire - ovvero l'università e la ricerca. Dovrò invece studiare ancora un po' sulla parte scuola perché sono meno esperto: ad ogni modo ci proverò". Dunque il neo ministro inizierà ascoltando "studenti e ricercatori per fargli domande e sapere quali sono le loro aspirazioni. Hanno bisogno di capire cosa succederà nel prossimo futuro".
“È un segnale importante di discontinuità” ha dichiarato a caldo Domenico Pantaleo, segretario generale della FLC CGIL. E non solo perché è un “tecnico” e proviene dall’ambiente universitario. Il professor Profumo, ingegnere e docente, da agosto è presidente del CNR.

martedì 15 novembre 2011

Appello della scuola al Presidente incaricato senatore Mario Monti

Con il testo dell'appello che pubblichiamo di seguito, alcune associazioni della scuola si rivolgono al senatore Mario Monti, a cui è stato assegnato l'incarico di formare un nuovo Governo dopo le dimissioni del premier Berlusconi.

Le associazioni, si legge nell'appello, chiedono che il "nuovo ministro dell'istruzione rappresenti in modo inequivocabile la scuola pubblica statale", fondamento del nostro sistema scolastico.

mercoledì 9 novembre 2011

“Viva l’alluvione, se caccia i rom”

Un deputato leghista esulta perché la pioggia ha spazzato via un campo rom a Torino. L'ennesimo esempio di questo ventennio di berlusconismo, in cui si teme e si odia più lo zingaro che il mafioso, il camorrista o lo stragista.

di Antonio Tabucchi, da Il Fatto quotidiano, 9 novembre 2011

scrivici: scuolaaperta_pa@libero.it

Chi rinuncia alla libertà per raggiungere la sicurezza, non merita né la libertà né la sicurezza. Benjamin Franklin