sabato 22 novembre 2008

E i precari scrivono al Vescovo...

AL VESCOVO della diocesi di RAGUSA
SUA ECCELLENZA PAOLO URSO
e si estende a tutti i VESCOVI Delle DIOCESI ITALIANE



Eccellenza è con grande sconforto e delusione ,che ci accingiamo a scriverle questa nostra lettera. Le scrive un comitato spontaneo di docenti precari della scuola, che in questi ultimi tempi sta lottando contro un governo che li ha condannati alla povertà e posti sulla strada senza lavoro e senza nessun’altra possibilità di lavoro alternativo per dare una dignità alle loro famiglie.
Lei si chiederà del perché stiamo scrivendo proprio alla Sua persona. Le rispondiamo subito dicendo che, poiché Lei ricopre il ruolo più in alto in rappresentanza della Chiesa nella nostra provincia, ci siamo chiesti del perché la Chiesa, che di solito è attenta nell’operato di chi legifera e governa questo paese, esprimendo il Suo parere in ordine etico e morale, su leggi e iniziative che regolano la vita dei cittadini italiani e quindi delle loro ricadute sui propri fedeli, come mai adesso, in merito alle proteste contro i tagli della scuola e dell’università ed in particolar modo sulle conseguenze della perdita dei posti di lavoro di oltre 150.000 precari, la Chiesa non si sia spesa nell’invitare il governo ad una riflessione e non abbia ammonito con parole ecumeniche, l’operato ingiusto e ignobile di questo governo? Nel caso sua Eccellenza non conoscesse i fatti o l’oggetto dei decreti 133 e 137 oggi Leggi, il nostro governo nell’ottica di una riforma che tale non può definirsi in quanto offende grandi pedagogisti e cultori della conoscenza, ma bensì soltanto una manovra finanziaria che deve recuperare 8 miliardi di euro di cui lo Stato ha bisogno,ha disposto che nella scuola elementare il “maestro unico” sostituirà la pluralità docente ( 3 insegnanti operavano su 2 classi, una prevalente , una l’ambito logico –matematico, una lingua inglese, più l’insegnante di religione cattolica)inoltre la scuola, sia materna che elementare chiuderà alle 12,30. Lei eccellenza capirà che tutti gli altri docenti di ruolo saranno in esubero e posti in mobilità, mentre i precari resteranno a casa senza lavoro. Bene, ognuno di noi precario ha almeno alle spalle 4 concorsi superati, soldi spesi per formazione per i concorsi e titoli per punteggi vari, ciascuno di noi ha prestato anni di onorevole servizio allo Stato essendo incluso in una graduatoria permanente dove è stato illuso di avere prima o poi un lavoro stabile, oggi abbiamo tutti un’età media che va dai 40 ai 55 anni. Mi dice Lei chi investirà su di noi per darci un lavoro? Sa che noi non godiamo di alcun ammortizzatore sociale e per cui non sappiamo dove sbattere la testa per portare un pezzo di pane a casa? Sa che molti di noi hanno una famiglia monoparentale con figli minori ,non ha una casa di proprietà e paga un’affitto? Cosa dobbiamo fare? Delinquere!
Con tutta la nostra buona volontà abbiamo già svolto precedentemente altri umili lavori, in quanto i nostri contratti a T.D. finiscono il 30 Giugno per cui nei mesi scoperti svolgevamo altri lavori, tra l’altro in nero, sottopagati e insufficienti alla sopravvivenza dignitosa,per cui era necessario non perdere il diritto alla disoccupazione, ma adesso anche la gioventù ci abbandona, per cui è difficile trovare lavori a noi consoni.
Oggi Eccellenza,ci sorge spontaneo riflettere su alcune cose e ci siamo anche dati una spiegazione del perché la Chiesa non sia intervenuta in merito a queste leggi e alle grida di tanti precari che imprecano solo il diritto al lavoro. Forse perché i suoi insegnanti di religione non sono stati toccati? Del resto li abbiamo anche considerati una “casta”, e le spieghiamo anche il perché , perché a differenza di noi docenti laici hanno un inquadramento non solo diverso economicamente, ma anche i loro contratti a T.D.vanno dal 1 Settembre al 31 Agosto, diciamo che sono a pseudo tempo determinato, godendo così di privilegi diversi dai nostri. E le diremo di più, i vostri insegnanti, seppur insegnando una materia facoltativa, sono stati esclusi da questi tagli, poiché noi insegnanti elementari, specializzati nell’insegnamento della lingua inglese, verremo sostituiti dagli insegnanti di ruolo in esubero che saranno formati con 150 ore di corso di formazione. Allora ci chiediamo , ma forse, sotto sotto, c’è un tacito accordo per cui i protetti della chiesa non si toccano? Forse non si vuole perdere la grande utenza di voti degli elettori cristiani cattolici?
Eccellenza, ci scusi se possiamo sembrare irriverenti e irrispettosi, ma quando un uomo si trova nella condizione disperata di non poter più mantenere la propria famiglia con dignità per aver subito delle ingiustizie, di cui non frega niente a nessuno, presumo che un pizzico di rabbia e di indole malvagia esca fuori mettendo a nudo gli istinti animali di cui l’uomo è ancora portatore nel proprio DNA.
Noi vorremmo che tutto ciò e queste idee che ci siamo fatti, fossero soltanto il frutto di una disperazione e non vorremmo che si combattesse una guerra tra poveri e non vorremmo arrivare ad invitare tutti i docenti comuni di ruolo a dare la propria disponibilità per l’insegnamento della religione cattolica, che significherebbe meno insegnanti mandati dalla Curia. Pertanto le chiediamo con grande dolore, con immensa disperazione e tremenda paura del futuro per le nostre famiglie, che la Chiesa, che da secoli rappresenta il baluardo della carità, della fratellanza e della solidarietà umana, spenda attraverso le proprie istituzioni parole di monito verso questo governo, mettendolo al corrente che in questa sua politica di riforma e di risanamento delle casse dello Stato, nonché di una politica che vuole risolvere la crisi mondiale che tutti stiamo attraversando, con tagli indiscriminati nella scuola, facendo anche delle discriminazioni tra una eguale dignità tra docenti, ci sarà molta gente che piangerà perché costretta mendicare, inoltre contribuirà ad aumentare quel fenomeno di manovalanza verso altre “agenzie di lavoro” che si sostituiscono all’assenza dello Stato. Certi di quanto il suo animo di uomo pastorale,abbia cura per le anime degli uomini e sia sensibile alle tragedie umane che giornalmente affliggono centinaia di famiglie, soprattutto per problemi economici e sociali, si prodigherà affinchè la Chiesa nella Sua veste ecumenica tendi a far sì che i propri membri impegnati nelle varie attività di apostolato, invitino tra le altre cose ,il governo a garantire una serenità delle famiglie e della società stessa, suggerendo di trovare le risorse necessarie, tagliando le spese in altri comparti meno importanti e su cui si può soprassedere. Vorremmo suggerire la TAV che gli Italiani residenti al nord non volevano per il grave impatto ambientale e che tra l’altro inutile, ma che avrà una ricaduta economica solo su imprese sicuramente vicine al governo. Ma noi non vogliamo entrare né nelle polemiche né in altri contesti che lasciamo ad altri, reclamiamo soltanto il diritto al lavoro così come prevede la nostra Costituzione e il diritto alla dignità nostra e delle nostre famiglie.
Speriamo altresì che nelle sue preghiere ci raccomandi al Signore, che nella sua misericordia abbia cura delle nostre anime e delle nostre famiglie, perché se non di solo Spirito si vive, sulla terra si vive soprattutto anche di pane. Del resto l’8 per mille alla chiesa ne è la testimonianza.
Ringraziandola per la cortese attenzione le porgiamo i nostri più DEVOTI SALUTI.

E facciamo nostro il motto “ PER ASPERA AD ASTRA”

IL COMITATO DEI DOCENTI PRECARI

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