domenica 14 giugno 2009

Si continua a protestare: ddl Aprea, chiamata diretta, consiglio di amministrazione, ecc...


Così il ddl recita: ... "Si tratta di restituire alla scuola un ruolo centrale nella formazione dei giovani e una funzione di sostegno allo sviluppo sociale e culturale della società. La presente proposta di legge introduce, inoltre, nel dibattito parlamentare la possibilità per le scuole autonome di trasformarsi in fondazioni nonché di avere partner pubblici e privati che le sostengano, disposti a entrare nell'organo di governo della scuola e che contribuiscano a innalzare gli standard di competenza dei singoli studenti e di qualità complessiva dell'istituzione scolastica. In altre parole, i partner che la scuola riconosce dovranno favorire il processo di innovazione. Attraverso la trasformazione in fondazioni si vuole anche favorire una maggiore libertà di educazione che poggia sulla natura sociale dell'educazione: un'opera da svolgere entro quella società civile e quegli enti pubblici e privati più vicini ai cittadini, che devono essere riconosciuti a pieno diritto come espressione dell'azione pubblica."
Leggi il ddl Aprea

1 commento:

Anonimo ha detto...

Il decreto Aprea è un atto vergognoso. Si vuole trasformare la scuola in un bacino di raccolta di raccomandazioni e schieramenti politici, ma soprattutto legittimare i presidi Settentrionali alla esclusione degli insegnanti meridionali a prescindere dei titoli. Visto che a dir loro, vengono regalati dalle università del sud Italia. Mentre i presidi Meridionali potranno trasformare le scuole nelle strutture tanto criticate: le università a conduzione familiare. Tutti i deputati e i senatori sanno bene ciò che accadra, ed è ancora più vergognoso.

scrivici: scuolaaperta_pa@libero.it

Chi rinuncia alla libertà per raggiungere la sicurezza, non merita né la libertà né la sicurezza. Benjamin Franklin