lunedì 27 ottobre 2008

La protesta è ormai bipartisan

Ma il governo e la ministra Gelmini, nonostante tutto, continuano a far finta di niente. In un’intervista al Corriere della Sera la ministra definisce lo sciopero della scuola in programma per il 30 ottobre «il solito vecchio rito di chi difende l'indifendibile» e si ostina a sostenere che «coloro che protestano, sono alcune migliaia» e che «le facoltà occupate sono pochissime». In ogni caso, secondo la Gelmini, è tutta colpa della sinistra, che «ha perso totalmente il rapporto con chi lavora e ora lo sta perdendo anche con gli studenti. Bisogna dirlo con chiarezza – sostiene la ministra – il disastro dell'istruzione in Italia è figlio delle logiche culturali della sinistra contro il merito e la competitività». A smentirla, ci sono addirittura quelli di Lotta Studentesca, il movimento giovanile di Forza Nuova: «La Gelmini cerca di minimizzare quello che è impossibile minimizzare – dicono – Ciancia del coinvolgimento della protesta di pochi studenti e di sinistra, mentre siamo centinaia di migliaia e di tutte le fasce politiche».

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Chi rinuncia alla libertà per raggiungere la sicurezza, non merita né la libertà né la sicurezza. Benjamin Franklin