venerdì 12 febbraio 2010

DOMENICA 14 FEBBRAIO ore 21:30 Rai Tre Puntata di PRESA DIRETTA dedicata alla scuola

"Non ci sarà nessun taglio alla scuola. Sulla scuola troppe cose divorziano con la realtà. Dalla sinistra stanno arrivando messaggi assolutamente falsi e inutili allarmismi" così si era espresso il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nell’ottobre del 2008.

E’ passato un anno e mezzo e “Presadiretta” ha deciso di dedicare un’altra puntata al tema scuola.
Ci sono stati i temuti tagli? Il ministero dell’Istruzione deve alle singole scuole 1 miliardo di euro per il funzionamento ordinario.
Purtroppo gli inviati hanno potuto toccare con mano i salti mortali che ogni giorno i presidi italiani devono fare per garantire il funzionamento senza un soldo in cassa, dovendo stringere al massimo i cordoni della borsa, senza poter chiamare i supplenti, e dovendo limitare il tempo pieno. Siamo anche andati a vedere cosa vuol dire essere un insegnante precario: si deve buttare via la laurea, i master, i corsi di perfezionamento e anni di sacrifici per ritrovarsi senza lavoro, oppure essere costretti a emigrare da sud a nord per continuare a salire in cattedra.

I soldi per l’edilizia scolastica e per mettere a norma le scuole troppo spesso fatiscenti piu’ volte promessi (subito dopo tragedie come quella del liceo Darwin di Rivoli) non ci sono proprio o arrivano con il contagocce. Circa l’80% delle scuole italiane non e’ a norma.
La scuola pubblica agonizza, ma lo stato italiano non ha rinunciato a finanziare le scuole paritarie. E in Lombardia la regione sta aumentando ogni anno scolastico l’aiuto economico alle famiglie che vogliono mandare i figli alla scuola privata.

In mezzo a tante difficolta’ un piccolo cammeo di eccellenza: studenti che fuori dall’orario scolastico si allenano per le competizioni di matematica aiutati da quei professori che in tempi difficili non rinunciano a fare la differenza.

di Domenico Iannacone, Sabrina Carreras, Lisa Iotti e Vincenzo Saccone

Una parte della puntata sarà dedicata alla situazione della scuola siciliana.

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