"Si assiste giorno dopo giorno a una progressiva criminalizzazione del diverso, dello straniero, del povero e del debole: impronte digitali prese a bambini di un’etnia minoritaria, classi speciali che ostacolano quell’integrazione che dicono di voler promuovere, schedatura di chi vive senza fissa dimora, allontanamento dei mendicanti dai luoghi dove la loro vista turberebbe chi non li degna nemmeno di uno sguardo, ronde private non necessariamente disarmate, introduzione del reato di «presenza» in Italia, messa in discussione della gratuità e universalità delle cure di pronto soccorso... "Così Enzo Bianchi,monaco, religioso e scrittore italiano, fondatore e attuale priore della Comunità monastica di Bose, in un articolo pubblicato su "La Stampa", analizza la nostra società, e in particolare come viene affrontata la diversità. Una lunga tradizione di accoglienza stride con l’attuale criminalizzazione del diverso.
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